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comunicato manifestazione sabato21
by ((i)) Thursday, May. 19, 2005 at 6:23 PM mail:

ADERISCI

Bologna - Manifestazione sabato 21 maggio 005

Ribellarsi è giusto!
Global Project Bologna - Mercoledì 18 maggio 2005

Ribellarsi è giusto!

Vittorio Carmine Fabiano liberi subito!

Negli ultimi mesi in tutta Europa nuove pratiche di riappropriazione di reddito diritti e dignità attraversate da una molteplicità di soggetti precari, migranti, invisibili si sono diffuse e hanno portato alla luce nuove istanze di lotta. Dal 6 novembre romano, alle giornate del 2-3 aprile in tutto il mondo, in migliaia si sono ribellati alle politiche neoliberiste della guerra e della recinzione di saperi e corpi, che sono per natura liberi.

Le autoassegnazioni di case, le autodifese dagli sgomberi, le autoriduzioni nei cinema e nei supermercati, le violazioni del coyright e tutte le più varie modalità di riappropriazione diretta di reddito sono pratiche che hanno trovato un momento di ricomposizione nella gornata europea di lotta alla precarietà del primo maggio, quando a Milano e in altre venti città del continente centinaia di migliaia di persone hanno scioperato e cospirarto per un’Europa libera, aperta e radicale.

System_Error, spazio_temporaneamente_liberato nel cuore della zona unversitaria di Bologna sempre più vessata da restrizioni della libertà, controllo e disciplinamento dei corpi, si è inserito nel contesto di lotte verso la MayDay, per rivendicare il libero accesso ai saperi, per salpare all’arrembaggio dell’isola del copyright, per riprogrammare le nostre vite in base ai nostri desideri.

Di fronte all’insorgere di rivendicazioni radicali di reddito, di fronte a chi pratica il conflitto perchè lo ritiene il sale stesso della democrazia, di fronte a chi si ribella alla precarietà imposta dalla legge 30, la magistratura in tutta Italia sta adottando provvedimenti giudiziari che sono veri e propri atti di guerra contro il movimento, ricorrendo all’uso politico delle leggi speciali antiterrorismo.

Il tutto inserito in un contesto per il quale i diversi centri-sinistra sul piano locale, mettendo in campo la sperimentazione amministrativa in vista del futuro impegno di governo, chiudono le porte ai movimenti e a tutto ciò che si muove alla loro sinistra, pensando in questo modo di togliere l’acqua in cui finora abbiamo nuotato e della quale si sono nutriti finchè faceva comodo.

Nel caso specifico di Bologna, questa giunta, eletta un anno fa portando avanti un programma fondato sulla partecipazione e sul dialogo con i movimenti, si è attivamente impegnato in questi mesi esclusivamente nella tutela dei diritti dei soggetti forti della città; azzerando tutti gli spazi di confronto con appelli alla legalità a senso unico ci si è dimenticati che non sempre la legalità corrisponde a giustizia. La Bossi-Fini, la Urbani, la Fini sono leggi, ma non per questo sono giuste e chi quotidianamente opera per il sabotaggio dei loro ingranaggi non può essere trattato come criminale in nome di un valore astratto e relativo come quello della legalità. Un ex-sindacalista come Cofferati dovrebbe sapere che i diritti si ottengono anche e soprattuto con atti “illegali” grandi e piccoli: gli operai che occupano i binari contro i licenziamenti sono forse da considerarsi terroristi?

Sabato 21 saremo in Piazza XX settembre alle ore 15.30
per chiedere il rilascio immediato dei tre nostri fratelli, per esprimere il nostro rifiuto a chi pensa di risolvere con i processi le giuste rivendicazioni dei precari, per continuare a camminare domandando reddito diritti dignità.

Sabato i/le precar*, i/le migrant*, i/le senza diritti, gli/le invisibl*, gli/le atipic*, i/le contorsionist* delle 44 forme di contratto di lavoro previste, le donne impegnate nella battaglia di civilta’ del referendum saranno in piazza per chiedere l’immediato rilascio di Vittorio, Carmine, Fabiano, per riavviare una nuova stagione di conflitto nelle città. Piaccia o non piaccia al Sindaco ed alla Procura della Repubblica.

Vi aspettiamo.

O guerra o democrazia!

Ribellarsi è giusto!

No coyright!

TPO & Passepartout
info: 051-5873178

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sono pignolo
by pignolino Friday, May. 20, 2005 at 9:10 AM mail:

eddai, riusciamo a non firmarci (((i))) ?
indymedia non aderisce e non partecipa a nessuna iniziativa del genere come ha sempra fatto.

Cerchiamo di non confondere piu' del dovuto... firmarsi nel "nome autore" con una (((i))) e' perlomeno fuoriviante...

si, sono pignolo

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no, sei stronzo
by preciso Friday, May. 20, 2005 at 9:35 AM mail:

l'autore del comunicato è chi lo firma, leggi le firme e saprai chi è l'autore

se per caso l'autore del post si firma )))i((( e ti turba, vuol solo dire che non hai capito un cazzo, e che ti lamenti al cazzo
non è grave

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Non aderisco perchè
by Andrea P. - Bologna Friday, May. 20, 2005 at 1:07 PM mail:

Care compagne, cari compagni,

Voi scrivete: "System_Error, spazio_temporaneamente_liberato nel cuore della zona unversitaria di Bologna sempre più vessata da restrizioni della libertà, controllo e disciplinamento dei corpi, si è inserito nel contesto di lotte verso la MayDay, per rivendicare il libero accesso ai saperi, per salpare all’arrembaggio dell’isola del copyright, per riprogrammare le nostre vite in base ai nostri desideri".

Una nobile iniziativa simbolica oltre i confini formali della legalità per l'affermazione e la testimonianza di un disagio, una forma di rivendicazione e riappropriazione di un diritto da estendere.

Ma, nella fattispecie, i metodi pratici di lotta scelto sono stati squadristi e odiosi.

Nel caso migliore, una ragazzata, una mossa da ultrà.

Una di quelle stupidaggini che poi la gente vota a destra.

Da lì a applicare le leggi antiterrorismo, si nota la sproporzione.

Quindi: legittimazione politica dei fini.

Quindi: forte presa di distanza dai mezzi e dal target.

Quindi: Il messaggio è: colpire simili forme di lotta con una legge POLITICA è VOLONTA' DI REPRESSIONE, d'accordo! SOLIDARIETA' AI COMPAGNI. Ma rischia di passare il messaggio: hanno fatto BENE, difendiamo le spinte al proprietario e la reazione di alcuni alle forze dell'ordine;

E' vero, c'è un forte problema di definizione di legalità e illegalità. Tra la tolleranza-che loro chiamano lassismo- e la stagione di convlitto vs. repressione, che loro chiamano legalità, c'è uno spazio di dialogo.

Ed è questo spazio di dialogo con le istituzioni che si deve percorrere.

A chi vuole "o guerra o democrazia" ricordo che il "senza se e senza ma" vale anche per noi. Ritengo lecito atti di guerra solo dopo lunghe stagioni di resistenza passiva. Ne siamo ben lontani.

Rischiamo di innescare una spirale sgradevole.

O di offrire il fianco a chi vuole violenza. Anche perchè dovesse degenerare domani pomeriggio, avrebbero matematicamente ragione coloro i quali hanno alzato il livello dello scontro.

Per questo, segnalo i rischi di una chiamata alle armi di questo tipo. Gongolerà Giuliano Ferrara, se facciamo cazzate.

Non è un discorso di destra, è che ci sembrate dei ragazzini che giocano col fuoco.

Quindi domani non ci saremo.

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non hai capito
by mazzetta Friday, May. 20, 2005 at 1:36 PM mail:

è una manifestazione nazionale perchè ci sono decine di arresti assurdi e vere e proprie persecuzioni in atto

adesso si manipola anche il diritto pur di mettere in galera chi rompe le scatole.

non passa.

solo uno piovuto dal nulla può pensare che sia un problema bolognese

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gia'.
by lu Friday, May. 20, 2005 at 1:51 PM mail:

I disobba sono inkazzati neri: dopo anni passati acercare in tutti i modi di entrare nelle listituzioni (vedi l'infiltrazione nei Verdi) ora li accusano di voler sovvertire l'ordine democratico!!! Una vera e propria provokazione!!!!

Senza parlare della farsa per cui PRC e Verdi sfileranno contro il sindaco con il quale sono non solo in maggioranza, ma in giunta.

Piu' lotte vere e meno spettacolo per i media farebbero bene un po' a tutti (anche se con le lotte vere i soldi dal comune non si prendono)

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zzzzzzzzzzzzzz
by gia' Friday, May. 20, 2005 at 1:54 PM mail:

Non preoccuparti, Andrea P. : ci sara' la FIOM in piazza sabato per evitare che i pischelli si facciano troppo male... da soli!

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A maggior ragione
by Andrea P. - Bologna Friday, May. 20, 2005 at 2:02 PM mail:

A maggior ragione, ma posto che certi comportamenti illegali possono essere l'evento "Goccia che fa traboccare il vaso HA LUOGO, in seguito a un'azione condotta quantomeno improvvidamente, qui, a Bologna.

E la carica simbolica insita nello scenario della manifestazione, nei suoi protagonisti, nelle origini del Sindaco, rischia di sviare dalla gravità della situazione.
anzi DI LEGITTIMARE EX POST QUELLA CHE DEFINIAMO REPRESSIONE - E LORO CHIAMANO INVERSIONE DI TENDENZA NEL RIPRISTINO DELLA LEGALITA'.

Occorre un dibattito, una condivisione sulla legalità e sull'illegalità. Se ci aspettiamo che ogni parte politica copra i suoi, allora ha ragione il Presidente del Consiglio e i suoi condoni e le sue leggi ad personam, o la tolleranza per Rete 4.

Diventa la legge della giungla, dove si fa a chi ce l'ha più lungo. E ce l'hanno più lungo loro.

E poi: a Milano si sono visti scontri per la testa del Corteo. Diffido sempre della buona fede di chi li avvia. Ma il clima è quello. C'è gente del genere anche tra di noi. Ha voglia di menare le mani.

A Bologna in Università ho visto anche adesivi per soli iniziati con lo slogan "Cofferati, Bologna non LAMA più".

Solo per iniziati. Amici di vent'anni pensavano che si riferisse al Lama, l'animale, quello che sputa.

Ribadisco, proprio perchè il clima è quello che parlare di "guerra" e di "conflitto nelle città" pare pericoloso.

O tantopeggista.

Negli ultimi 100 anni il tantopeggismo ha fatto SEMPRE vincere LA PEGGIO DESTRA sul mercato.

E quindi non serve manifestazione ma analisi, informazione e confronto. La lotta ha già raggiunto i mezzi di informazione. Concentrare tutto sul bordello di sabato vorrebbe dire dimenticare l'istanza che con metodi per nulla condivisibili portavano avanti gli arrestati.

Ma io credo che il problema sia di maturità e di carattere. Un'analisi troppo semplice, uno slogan troppo immediato son sempre cose pericolosissime. La verità è che sono puerili, ma "i grandi" le prendono fottutamente sul serio.

Anche perchè, dicono, se oggi dai una spinta domani picchi qualcuno, e dopodomani... è già successo.

Vaglielo a spiegare tu, quando bande di psicopatici reducisti se ne sono andate fino a ieri ammazzando la gente per denunciare gli stessi disagi.

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ma va la'
by n X Friday, May. 20, 2005 at 2:48 PM mail:

Ma dài, sara' una pagliacciata come al solito: stiamo pur sempre parlando dei disobbedienti...

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perplessità
by serena Friday, May. 20, 2005 at 6:17 PM mail:

credo anch'io che all'interno del movimento ci siano dei ragazzi ipergasati dalla voglia di distruggere e fronteggiare gli sbirri ...
è solo una odiosa manifestazione fascista... nient'altro. spero che domani in manifestazione saremo tutti capaci di gridare la nostra delusione e la nostra rabbia, con le mani alzate in segno di civiltà e rispetto.. perchè questo significa essere comunista per me.
Per il rispetto dei diritti civili, politici, delle donne domani non lasciamo che quattro coglioni (casarini compreso) rovinino tutto.

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"Cofferati, Bologna non LAMA più"
by zaino Saturday, May. 21, 2005 at 3:23 PM mail:

qual'è il significato dietro la frase: "Cofferati, Bologna non LAMA più"?

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Lama, non lama.
by Jenko Saturday, May. 21, 2005 at 7:51 PM mail:

Non c'entra l'animale, non c'entra il Dalai Lama.

Il riferimento storico è questo: il 17 febbraio del 1977 Luciano Lama veniva duramente contestato all'Università di Roma. Di fatto, gli fu impedito di parlare agli studenti. Vi furono incidenti, il palco da cui il segretario generale della Cgil doveva parlare venne preso d'assalto. L'incontro voluto dalla Camera del lavoro per "cercare di stabilire un rapporto, per costruire insieme, studenti e lavoratori, un percorso comune di lotte, per dire no alla violenza e al terrorismo, per affermare il valore della democrazia" rappresentò, di fatto, una cocente sconfitta.

Quello che chiamiamo il '77 successe a Bologna nemmeno un mese dopo.

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Forse non tutti sanno che...
by Jenko Saturday, May. 21, 2005 at 7:55 PM mail:

Il 17 febbraio del 1977 Luciano Lama veniva duramente contestato all'Università di Roma. Di fatto, gli fu impedito di parlare agli studenti. Vi furono incidenti, il palco da cui il segretario generale della Cgil doveva parlare venne preso d'assalto. L'incontro voluto dalla Camera del lavoro per " cercare di stabilire un rapporto, per costruire insieme, studenti e lavoratori, un percorso comune di lotte, per dire no alla violenza e al terrorismo, per affermare il valore della democrazia" rappresentò, di fatto, una cocente sconfitta.

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