2 / 2 / 2006
Oggi il movimento studentesco ha disturbato la giornata dell'orientamento, cioè la vetrina dell'Università di Bologna, di quell'ALMA MARKET STUDIORUM che andava, vestita a festa, a proporsi ai propri futuri "clienti". Insieme ad altri collettivi di facoltà e interfacoltà abbiamo messo in campo varie iniziaitive di controinformazione e contestazione, mostrando ai futuri studenti la faccia nascosta dell'Università bolognese: quella fatta di numeri chiusi e tasse altissime, di borse di studio insufficienti e di una mensa privatizzata e gestita secondo logiche esclusivamente commerciali. Oltre ad un momento di visibilità all'entrata del padiglione fieristico, abbiamo voluto contribuire a costruire piccoli, ma significativi, momenti di controinformazione e disvelamento nelle varie persentazioni delle singole facoltà. Infine abbiamo contestato apertamente la conferenza sul diritto allo studio, in cui l'Arstud tentava di spacciarsi per paladina del diritto allo studio, denunciando apertamente non solo la palese insufficienza dei suoi interventi di sostegno agli studenti bigognosi, ma anche la politica delle esternalizzazioni e degli appalti ad aziende e cooperative amiche.
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Segue volantino distribuito.
ALMA MARKET STUDIORUM
TUTTO CIÒ CHE L'ATENEO NON VI DICE.
- NUMERI CHIUSI E SBARRAMENTI Che molte facoltà abbiano un test d'ingresso a numero chiuso è risaputo e viene ormai cosiderato normale, anche se va ricordato che i numeri chiusi non sono sempre esistiti, ma stati introdotti e si sono estesi a macchia d' olio negli anni '90, parallelamente alla riforma del 3+2. Molti studenti che si iscrivono al primo anno non sanno però che per completare il percorso di studi con la laurea specialistica dovranno probabilmente sostenere un ulteriore test a numero chiuso, perché il conseguimento della laurea triennale non è considerato un requisito sufficiente per avere accesso alla specialistica.
- TASSE UNIVERSITARIE Che le tasse universitarie siano vicine ai 1000 euro annui per le lauree brevi e superino spesso i 2000 per le lauree specialistiche è noto. Si tratta di cifre enormi, tra le più alte di tutte le università pubbliche europee, e ovviamente difficilmente sostenibili per gli studenti provenienti da famiglie non abbienti. Quello che non tutti sanno è che la stessa legislazione nazionale fisserebbe un limite (già di per sé estremamemente alto) alla percentuale di entrate dell'Università che possono provenire dalle tasse degli studenti. Un limite che a Bologna ogni anno viene puntualmente ed abbondantemente superato!
- BORSE DI STUDIO Sarebbe già contestabile il sistema di attribuzione delle borse di studio, sempre più meritocratico e sempre meno legato al reddito familiare, ma l' elemento più scandaloso è che ogni anno centinaia di studenti siano considerati "idonei" ma "non assegnatari" alla borsa di studio e quindi non la ricevano pur avendone a tutti gli effetti diritto. Il problema di fondo è che la Regione Emilia-Romagna destina all'ARSTUD (Azienda Regionale per il Diritto allo Studio) circa la metà dei fondi destinati al diritto allo studio dalla Regione Toscana. Inoltre la gestione dell'Arstud è da sempre più attenta a procurare appalti favorevoli alle aziende o alle cooperative amiche che non alle esigenze degli studenti.
- MENSA UNIVERSITARIA La mensa universitaria di Bologna è la più cara d'Italia (6 euro per un pasto completo contro i 2-3 euro di molte grandi città italiane) ed è una struttura piccola, palesemente inadeguata per il numero di studenti universitari di Bologna. Inoltre è privatizzata, cioè appaltata dall'ARSTUD ad un'azienda privata, la CONCERTA, che la gestisce secondo logiche puramente di profitto, senza curarsi dei diritti degli studenti.
- DIRITTO ALLA CASA E STUDENTATI A Bologna è quasi impossibile trovare un posto letto a meno di 250 euro e una singola a meno di 300. Di fronte a questa situazione, realmente drammatica per molti studenti fuorisede, l'Università concede meno di 1500 posti letto negli studentati (a fronte di circa 50.000 fuorisede), e ne assegna peraltro alcuni basandosi solo sulle condizioni di merito e non su quelle legate al reddito familiare.
- COLLEGIO D'ECCELLENZA Esiste però un settore dove l'Ateneo impegna senza riserve ingenti somme di denaro: è il Collegio Superiore, cioè 40 studenti "eccellenti", selezionati ogni anno con appositi test, per cui vengono stanziate borse di studio per migliaia di euro e a cui viene assegnato di diritto un posto letto gratuito. Il tutto, ovviamente, a prescindere dalle condizioni economiche.
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