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[BO] azione di comunicazione in Fiera
by Rete Universitaria Thursday, Feb. 02, 2006 at 9:06 PM mail:

2 / 2 / 2006

Oggi il movimento studentesco ha disturbato la giornata dell'orientamento,
cioè la vetrina dell'Università di Bologna, di quell'ALMA MARKET STUDIORUM
che andava, vestita a festa, a proporsi ai propri futuri "clienti".
Insieme ad altri collettivi di facoltà e interfacoltà abbiamo messo in campo
varie iniziaitive di controinformazione e contestazione, mostrando ai futuri
studenti la faccia nascosta dell'Università bolognese: quella fatta di
numeri chiusi e tasse altissime, di borse di studio insufficienti e di una
mensa privatizzata e gestita secondo logiche esclusivamente commerciali.
Oltre ad un momento di visibilità all'entrata del padiglione fieristico,
abbiamo voluto contribuire a costruire piccoli, ma significativi, momenti di
controinformazione e disvelamento nelle varie persentazioni delle singole
facoltà.
Infine abbiamo contestato apertamente la conferenza sul diritto allo studio,
in cui l'Arstud tentava di spacciarsi per paladina del diritto allo studio,
denunciando apertamente non solo la palese insufficienza dei suoi interventi
di sostegno agli studenti bigognosi, ma anche la politica delle
esternalizzazioni e degli appalti ad aziende e cooperative amiche.

**************
Rete Universitaria
reteuniversitari.bo@inventati.org
320 6914118
http://www.unibo.ma.cx
assemblea tutti i LUNEDI alle 21 a VAG via PAOLO FABBRI 110
***************

Segue volantino distribuito.

ALMA MARKET STUDIORUM

TUTTO CIÒ CHE L'ATENEO NON VI DICE.

- NUMERI CHIUSI E SBARRAMENTI
Che molte facoltà abbiano un test d'ingresso a numero chiuso è risaputo e
viene ormai cosiderato normale, anche se va ricordato che i numeri chiusi
non sono sempre esistiti, ma stati introdotti e si sono estesi a macchia d'
olio negli anni '90, parallelamente alla riforma del 3+2.
Molti studenti che si iscrivono al primo anno non sanno però che per
completare il percorso di studi con la laurea specialistica dovranno
probabilmente sostenere un ulteriore test a numero chiuso, perché il
conseguimento della laurea triennale non è considerato un requisito
sufficiente per avere accesso alla specialistica.

- TASSE UNIVERSITARIE
Che le tasse universitarie siano vicine ai 1000 euro annui per le lauree
brevi e superino spesso i 2000 per le lauree specialistiche è noto. Si
tratta di cifre enormi, tra le più alte di tutte le università pubbliche
europee, e ovviamente difficilmente sostenibili per gli studenti provenienti
da famiglie non abbienti.
Quello che non tutti sanno è che la stessa legislazione nazionale fisserebbe
un limite (già di per sé estremamemente alto) alla percentuale di entrate
dell'Università che possono provenire dalle tasse degli studenti. Un limite
che a Bologna ogni anno viene puntualmente ed abbondantemente superato!

- BORSE DI STUDIO
Sarebbe già contestabile il sistema di attribuzione delle borse di studio,
sempre più meritocratico e sempre meno legato al reddito familiare, ma l'
elemento più scandaloso è che ogni anno centinaia di studenti siano
considerati "idonei" ma "non assegnatari" alla borsa di studio e quindi non
la ricevano pur avendone a tutti gli effetti diritto.
Il problema di fondo è che la Regione Emilia-Romagna destina all'ARSTUD
(Azienda Regionale per il Diritto allo Studio) circa la metà dei fondi
destinati al diritto allo studio dalla Regione Toscana. Inoltre la gestione
dell'Arstud è da sempre più attenta a procurare appalti favorevoli alle
aziende o alle cooperative amiche che non alle esigenze degli studenti.

- MENSA UNIVERSITARIA
La mensa universitaria di Bologna è la più cara d'Italia (6 euro per un
pasto completo contro i 2-3 euro di molte grandi città italiane) ed è una
struttura piccola, palesemente inadeguata per il numero di studenti
universitari di Bologna. Inoltre è privatizzata, cioè appaltata dall'ARSTUD
ad un'azienda privata, la CONCERTA, che la gestisce secondo logiche
puramente di profitto, senza curarsi dei diritti degli studenti.

- DIRITTO ALLA CASA E STUDENTATI
A Bologna è quasi impossibile trovare un posto letto a meno di 250 euro e
una singola a meno di 300. Di fronte a questa situazione, realmente
drammatica per molti studenti fuorisede, l'Università concede meno di 1500
posti letto negli studentati (a fronte di circa 50.000 fuorisede), e ne
assegna peraltro alcuni basandosi solo sulle condizioni di merito e non su
quelle legate al reddito familiare.

- COLLEGIO D'ECCELLENZA
Esiste però un settore dove l'Ateneo impegna senza riserve ingenti somme di
denaro: è il Collegio Superiore, cioè 40 studenti "eccellenti", selezionati
ogni anno con appositi test, per cui vengono stanziate borse di studio per
migliaia di euro e a cui viene assegnato di diritto un posto letto gratuito.
Il tutto, ovviamente, a prescindere dalle condizioni economiche.

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