COMUNICATO STAMPA
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Questa mattina abbiamo partecipato al presidio in piazzetta Carlo Musi per difendere una delle case liberate del quartiere San Donato. Abitanti del quartiere, precari, studenti, migranti si sono mobilitati per opporsi alla
notifica dell'ufficiale giudiziario voluta dal Comune e dall'ACER. E' vergognoso che, dopo oltre un anno, l'unica risposta all'emergenza abitativa di questa città sia la criminalizzazione degli occupanti e l'invio di diffide ed ufficiali giudiziari.
Da settimane ormai è stata avviata una campagna diffamatoria. L'assessore Amorosi e il Sindaco affermano che il nodo del problema abitativo di questa città sono 55 occupazioni, dimenticando che sono più di 200 gli appartamenti ERP abbandonati e per cui non sono previsti interventi di recupero nel medio-lungo periodo.

E' necessario ridiscutere i criteri di assegnazione ERP e promuovere l'autorecupero di questo patrimonio pubblico, promuovere politiche per cui gli affitti non superino un sesto del reddito e garantire realmente che il
diritto alla casa sia un diritto di TUTT*.

Per questo anche lunedì 18 luglio faremo un presidio in via Ristori 21, per fermare l'ennesimo sfratto e giovedì 14 saremo al giardino G. Cervi (in via Magazzari, dalle 17.00), per un'assemblea pubblica in cui si parlerà di
diritto alla casa e del blocco immediato di tutti gli sfratti.

Dalle case liberate di questa città,

Habit_azione, Passepartout