Indymedia Italia


L'articolo originale e' all'indirizzo http://italy.indymedia.org/news/2004/10/660868.php Stampa i commenti.

[indy] riassunto sull'inchiesta svizzera
by blup Sunday, Oct. 10, 2004 at 11:08 PM mail:

riassunto con links dell'inchiesta aperta nel canton Ginevra per la pubblicazione delle foto di due poliziotti in borghese su Indymedia Nantes, uno degli episodi sospettati di avere causato l'intervento delle autorita' americane su una ventina di siti Indymedia.

Al di la' delle Alpi, il "la" l'ha dato il quotidiano La Tribune de Généve, che il 7 ottobre pubblicava un articolo dal titolo evocativo: "L'FBI al soccorso di due agenti di Ginevra".
Leggi la traduzione pedestre dell'articolo de La Tribune de Généve.

Con una curiosa coincidenza di tempi, di li' a poche ore avrebbe cominciato a rimbalzare per mail, chat e telefonate la notizia del rapimento delle due ahimsa. Successive indiscrezioni dell'FBI (riportate come dichiarazioni ufficiali dai media italiani, poi smentite dall'FBI e infine riconfermate per vie indiscrete. Mah) attribuiranno a rogatorie partite "da Italia e Svizzera" il rapimento.

la storia
Alla polizia di Ginevra il G8 di evian davvero non e' andato giu. [mi piacerebbe linkare qui le cose pubblicate su Indymedia italia all'epoca, ma siccome qualche bastardo ha preso gli hard disk, sara' per la prossima volta. :P].
a quasi un anno e mezzo dai fatti (giugno 2003), a Ginevra e' ancora attiva la Cellula InchiestaG8 - gruppo speciale incaricato di scovare e arrestare persone responsabili di danneggiamenti o ribellione nei giorni del G8. Ancora attiva, nonostante lo spiacevole incidente del Wanted, grazioso repertorio fotografico di manifestanti da identificare e arrestare.
Una mossa che aveva scatenato proteste di ogni sorta, ma pure consentito di individuare alcune decine di persone.
La risposta al Wanted della polizia di Ginevra non si era fatta attendere ed aveva il sapore dello sfottò (il sito si intitola: che coglioni. il logo, che fa il verso a quello ufficiale della polizia di Ginevra, recita: polizia senza vergogna).

Su Indymedia Nantes invece viene pubblicata una sequenza di foto assai nitide di due ispettori del gruppo anti G8 che partecipano - in borghese - a una recente manifestazione in Svizzera.

I due ispettori - tramite i buoni contatti fra polizie - chiedono e dunque ottengono la rimozione delle pagine incriminate.

Ma le foto, come spesso accade nella rete, riappaiono da un'altra parte. E i poliziotti decidono di depositare la denuncia penale.
leggi il racconto di Indymedia Nantes (in francese) o affidati alla sua traduzione pedestre.

quanta nebbia

a domande di cronist*, le autorità svizzere venerdi 8 e sabato 9 ottobre si sono esibite nel noto, pittoresco e nazionale sport del *Lo so, ma non ve lo dico*. L'Ufficio federale di polizia rimanda alla Polizia criminale federale, che a sua volta rimanda la palla all'Ufficio federale di giustizia. Il portavoce non nega, ma neanche smentisce. Ai giornalisti che lo inseguono per tutta la giornata dichiara di non potersi esprimere e rimanda - inducendo un legittimo dubbio - a rivolgersi alle Autorità giudiziarie cantonali di Ginevra.

Altra musica alla polizia di Ginevra, dove il portavoce spiega che si, effettivamente l'azione legale e' partita e l'FBI ha la sua parte. Si tratta di un'iniziativa personale dei due agenti, che si sono sentiti minacciati ed esposti dalla pubblicazione sul web dei loro dati personali. Ma secondo il legale dei due, Marc Oederlin: "la denuncia e' stata depositata solo 4 giorni fa: non mi spiego come abbia fatto ad arrivare cosi' in fretta sul tavolo degli americani". Eppure: "Forse gli hanno messo il turbo", azzarda.
Molti accennano ai contatti preferenziali fra polizia svizzera e americana che avrebbero preceduto le fasi attuali della vicenda. L'avvocato ginevrino Jean-Pierre Garbade segnala d'altronde che: "in Svizzera non e' illegale, che ci siano contatti informali fra le polizie e le diverse istituzioni. E d'altronde a Berna, presso l'ambasciata americana, c'è un corrispondente dell'FBI in pianta stabile". L'avvocato Oederlin, invece, si dichiara doppiamente sorpreso: dalla velocita' dell'eventuale rogatoria e perché i suoi clienti non avrebbero chiesto "il sequestro delle macchine. piuttosto, la rimozione di quelle pagine e l'accertamento dell'identita' di chi aveva scattato le foto e di chi le aveva pubblicate".

L'affare e' dunque nelle mani della Procura cantonale di Ginevra. Il dirigente massimo, Daniel Zappelli, sabato 9 ottobre ha dichiarato laconico alle agenzie di stampa che "e' stata aperta un'inchiesta, ma non posso dire se sia stata questa inchiesta all'origine dell'intervento dell'Fbi. Non diro' nulla di più". La magistrata incaricata del caso, comunque, torna lunedi 11 dalle ferie. E dunque prima di allora, impossibile saperne di piu'.

11/10/04 la polizia punta Indymedia Svizzera, sul cui sito é stato ri-pubblicato il link alle foto incriminate

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum

©opyright :: Independent Media Center .
Tutti i materiali presenti sul sito sono distribuiti sotto Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0.
All content is under Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 .
.: Disclaimer :.