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è nato a Padova il Laboratorio FUOri dal COntrollo a Padova
by laboratorio FUOCO Wednesday, May. 17, 2006 at 5:24 PM mail:

è nato nel cuore di Padova il Laboratorio FUOri dal COntrollo

Arriva un momento in cui bisogna rompere gli indugi, un istante nel quale ci si deve mettere in gioco e mettere in gioco le proprie abitudini e le proprie sicurezze per compiere un passo in avanti concreto nel tragitto che ci separa dal raggiungimento dei nostri bisogni e dei nostri desideri.
Un passo in avanti innanzitutto per palesare, con un azione moltiplicatrice di conflitto, che chi esercita controllo e potere non avrà mai le nostre vite, le nostre menti, il nostro destino.
Noi oggi pensiamo di compiere uno di questi piccoli passi tenendo i piedi saldamente per terra, ma uniti da un sentore collettivo che esige sempre di immaginare e chiedere l’impossibile.
Lo spazio che da oggi viene occupato dai nostri corpi impazienti e dai nostri saperi ribelli e che siamo pronti a difendere con tutta la forza della nostra determinazione si chiamerà

LABORATORIO FUORI DAL CONTROLLO..

Un laboratorio politico sociale e culturale che vuole innanzitutto fornire, a chi lo vivrà e a chi semplicemente lo attraverserà, nuovi strumenti di comprensione di se stessi e della realtà circostante in un contesto sociale in cui i nostri “formatori”, della televisione o dell’università non fa differenza, ci insegnano, senza darci pace, che la regola numero uno è rassegnarci all’immutabilità dell’attuale stato di cose; in uno scenario in cui se la messa in discussione degli equilibri costituiti eccede la sempre tollerata azione partitica e sindacale allora il rischio è di essere stigmatizzati come nemici del “benessere” e dello “sviluppo” della intera comunità democratica. Quando poi si è stranieri e ci si permette di non rassegnarsi di stare al di qua dei confini del nuovo schiavismo contemporaneo si può sempre scoprire di essere sospettati di terrorismo internazionale e così sottoposti a misure repressive “eccezionali”.

Occupiamo perché diffidiamo dei nostri formatori; abbiamo il forte sospetto che ci stiano ingannando. Occupiamo perché la nostra fame di sapere ha bisogno di uno spazio fisico per diventare energia dirompente in grado di costruire alternative di vita singola e collettiva rispetto alle previsioni e prevenzioni dell’asfissiante controllo sociale neoliberista. Vogliamo sapere, essere consapevoli e così poter agire, confliggere. Sapere perché siamo precari, sapere perché siamo insoddisfatti, sapere cosa sta succedendo alle nostre università. sapere perché i nostri governi bombardano e occupano altri stati, sapere perché gli spazi dell’emarginazione e dell’esclusione sociale si stanno ampliando a dismisura.
Costruire un osservatorio sugli aspetti più contraddittori dell’attuale evoluzione capitalistica. È questo uno dei primi obiettivi che ci poniamo.

Guerra, lavoro e formazione. Pensiamo sia imprescindibile affrontare ed indagare criticamente queste tre realtà della nostra vita quotidiana se si vuole tentare di comprendere la complessità e la vera natura del potere contemporaneo, individuare e liberarsi delle strategie di controllo sociale ed essere in grado di costruire concretamente esperienze nuove di relazioni sociali e di trasmissione dei saperi.
Incontri, dibattiti, gruppi di lavoro, incontri di autoformazione, proiezioni, pubblicazioni, percorsi di inchiesta e conricerca….ma anche azioni dirette per rallentare e contrastare il dilagare della precarietà, contrapporci alla svendita dell’università e alla mercificazione della cultura, difendere la calpestata dignità dei migranti, sabotare i sistemi di controllo e sorveglianza e altro ancora.
Siamo impazienti di partire ma soprattutto di raccogliere proposte nuove da tutti quelli che vorranno camminare con noi.


Siamo quelli senza piattaforma, senza libretti rossi ed ideologie, non abbiamo gerarchie e piani politici, siamo disorientati, fuori dai partiti e dai sindacati.
Siamo imprevedibili e desideriamo sorprenderci e sorprendere, alimentare dubbi e sospetti, emanare creatività e conflitto, giorno dopo giorno, a ripartire da questo spazio.

Vogliamo solo mettere a disposizione di noi stessi e di tutti quelli che vorranno uno spazio capace di aprire delle “possibilità”, possibilità di scegliere, di sapere, di essere un po’ meno insoddisfatti…

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