La fiamma allo stadio e i sindacati in centro

BOLOGNA. FIAMMA, FORZE SOCIALI IN PIAZZA NETTUNO

CGIL-CISL-ARCI-ACLI CONTRO 'STRISCIANTE LEGITTIMAZIONE FASCISMO'
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(DIRE) - BOLOGNA- I sindacati scendono in piazza per "spegnere"
la Fiamma. E per abbattere, a colpi di pace, "la strisciante
legittimazione delle forze fasciste". Cgil, Cisl, insieme ad Arci
ed Acli di Bologna saranno in piazza Nettuno lunedi' pomeriggio
dalle 16, giusto un'ora prima dell'adunata neofascista della
Fiamma Tricolore, spedita in piazza della Pace dalla Prefettura
di Bologna. E' cristallino, in proposito, il pensiero di Cesare
Melloni, segretario provinciale Cgil: "Non possiamo essere
neutrali ed assistere in silenzio, proprio nella delicata fase
della campagna elettorale, alla legittimazione e allo
sdoganamento di formazioni politiche che si rifanno al fascismo".
Gli fa eco Alessandro Alberani, segretario della Cisl, che prende
spunto dai 15 indagati del partito di Luca Romagnoli per i fatti
di Milano: "La nostra e' una contrapposizione secca a forme
neanche tanto nascoste di ripresa del fascismo". L'imperativo
sara' comunque la non violenza: "Vogliamo ribadire i valori
costituzionali", precisa Melloni, rigettando pero' la "spirale
della provocazione", con un deciso no "alla contrapposizione
fisica".
I sindacati chiamano dunque a raccolta "la Bologna
democratica", forze politiche comprese, in uno spazio dall'alto
valore simbolico. Piazza Nettuno cusatodisce infatti il sacrario
dei caduti nella resistenza al nazi-fascismo e la lapide in
memoria della strage "nera" del 2 agosto 19080 in stazione.
Intanto, Giovanni De Rose, presidente di Arci Bologna, mentre
ancora non conosce il verdetto della Prefettura, spera che "sia
evitato il paradosso di concedere alla Fiamma piazza della Pace;
se esitesse l'unico spazio adeguato per loro sarebbe piazza della
morte e della guerra".
Quella di Cgil e Cisl e' di fatto una presa di
posizione politica. Il segretario Cgil allarga infatti il campo
"al di la' e al di sopra del punto di vista elettorale", per
ribadire che "non si puo' accettare che un partito del genere
entri a pieno titolo nella dialettica politica di questa citta'".
Insomma, senza entrare nel merito del diritto a manifestare, una
cosa e' "la legalita'", altro e' pero' "l'inaccettabile
sdoganamento politico del fascismo".
Stupisce semmai l'assenza della Uil dal presidio in programma
lunedi' pomeriggio. Ma Melloni chiarisce: "Quella espressa dal
segretario Martelli e' una posizione diversa ma non antitetica
alla nostra, perche' ha soltanto ritenuto non opportuno
schierarsi nella fase della campagna elettorale". Anche nella
precedente presa di posizione dei sindacati sulla Fiamma la Uil
aveva preso le distanze dall'iniziativa di Cgil e Cisl.

ormai i fascisti ci sono, è troppo tardi.

bisognava pensarci prima.

solo chè è difficile prevedere i problemi prima che si creino. ci vuole una certa lungimiranza e intelligenza che i sindacati non hanno (vedi legge biagi).

questi non ce li scolliamo piu', tantomeno col voto.

hanno spazi per manifestare, hanno partiti, sono vivi e vegeti, fuori dalla galera.

ripeto, è ormai troppo tardi.

E' inutile piangere sul latte versato, tanto più che alcuni di noi hanno sempre fatto di tutto per tenere a bada quelle carogne, ma questo i partiti "antifascisti" non gliene è mai fregato più di tanto...
Noi comunque ci saremo... Come sempre.

Dove eravate quando il diessino Violante riconosceva anni fa le “ragioni dei ragazzi e delle ragazze di Salò”, sdoganando i postfascisti e inaugurando l’era Berlusconi?
Dove eravate mentre in questi anni D’Alema non perdeva occasione di farsi astutamente garante della “conversione” di Fini (ad es. durante la commemorazione per Giorgio Almirante e nei duetti del Meeting di CL e della Festa dell’Unità)?
Dove eravate mentre Ciampi festeggiava l’8 settembre 1943 e il patriottismo delle forze armate, cancellando il concetto stesso di lotta partigiana!?
Dove siete mentre, dietro la maschera ipocrita del perbenismo, Alleanza Nazionale non fa che soffiare sul fuoco (anzi sulla fiamma) di una tradizione autoritaria, razzista, omofoba e sessista?
Dove siete mentre i fascisti bruciano i campi nomadi, picchiano i ragazzini, compiono intimidazioni, azioni squadriste, accoltellamenti, dichiarandosi però pubblicamente “nonviolenti” e “pacifisti”?
Dove eravate quando nel 2000 e nel 2003 migliaia di persone scacciavano da Bologna Forza nuova? (eravate a condannare istericamente le “violenze” di chi voleva impedire una manifestazione neonazista nel centro di Bologna...)
Ora il guaio è fatto, nelle periferie bolognesi cresce il fascismo, il razzismo, la xenofobia. Forza nuova e ora anche la Fiamma fanno banchetti nelle vie del centro con continue intimidazioni verso chi ha l’aria di non apprezzare le loro idee.
Ben svegliati...

31/03/2006 14:23

Bologna, 31 mar. - (Adnkronos) - "E' inaccettabile dal punto di vista civile che la Fiamma Tricolore, che e' un partito che un espilicito richiamo al fascismo e che per questo e' indagato dalla magistratura di Milano, sia leggittimata politicamente e che entri a pieno titolo nella dialettica politca". Con queste parole il segretario della Cgil di Bologna Cesare Melloni si schiera contro il comizio del partito di Luca Romagnoli, previsto per prossimo 3 aprile sotto le Due Torri e annuncia il presidio antifascista, organizzato insieme alla Cisl, all'Arci e all'Acli, che si terra' nello stesso giorno il piazza Nettuno dalle 16 alle 18.

31/03/2006 16:50

Bologna, 31 mar. - (Adnkronos) - La rete dei movimenti di Bologna, tra cui il Bologna Social Forum guidato da Valerio Monteventi e i disobbedienti che fanno capo a Giammarco De Pieri, si mobilitano, promettono 'pacificamente', contro la Fiamma Tricolore, la Lega e Alternativa Sociale e definiscono il calendario delle iniziative dei prossimi giorni. A riferire ai cronisti le decisioni prese ieri sera, in occasione dell'assemblea tenutasi al Tpo di Bologna, e' lo stesso Monteventi che chiarisce che i movimenti stazioneranno sabato prossimo alle 17 in piazza Bracci a San Lazzaro, nel luogo richiesto dal partito di Alessandra Mussolini, ma negato dal sindaco Marco Macciantelli che ha dirottato Alernativa Sociale fuori dal centro della cittadina alle porte di Bologna.

L COMIZIO

Disobbendienti in piazza contro la Fiamma

La rete dei movimenti di Bologna e i disobbedienti che fanno capo a Giammarco De Pieri, si mobilitano contro la Fiamma Tricolore

Bologna, 31 marzo 2006 - La rete dei movimenti di Bologna, tra cui il Bologna Social Forum guidato da Valerio Monteventi e i disobbedienti che fanno capo a Giammarco De Pieri, si mobilitano, promettono 'pacificamentè, contro la Fiamma Tricolore, la Lega e Alternativa Sociale e definiscono il calendario delle iniziative dei prossimi giorni.

A riferire ai cronisti le decisioni prese ieri sera, in occasione dell'assemblea tenutasi al Tpo di Bologna, è lo stesso Monteventi che chiarisce che i movimenti stazioneranno sabato prossimo alle 17 in piazza Bracci a San Lazzaro, nel luogo richiesto dal partito di Alessandra Mussolini, ma negato dal sindaco Marco Macciantelli che ha dirottato Alernativa Sociale fuori dal centro della cittadina alle porte di Bologna.

Domenica, invece, un treno speciale partirà alle 10.45 da Bologna alla volta di Reggio Emilia, dove è previsto un corteo fino al centro sociale AQ16 per protestare, spiega Monteventi, «contro le poltiche della Lega Nord».

A Bologna, invece, l'appuntamento per il presidio antagonista al comizio della Fiamma Tricolore (previsto in piazza della Pace dalle 17 alle 20.30) è alle 17 in piazza Nettuno. «Se sarà possibile - annuncia Monteventi - faremo un corteo fino a piazza San Francesco», il luogo che la Fiamma aveva chiesto e che la Prefettura felsinea gli ha, di fatto, negato. In piazza Nettuno, dalle 16, ci saranno anche la Cgil, la Cisl, l'Arci e l'Acli per un'iniziativa aperta a tutta la società civile che «crede nei valori della Costituzione», come ha spiegato in mattinata il segretario della Cgil Cesare Melloni.

A raccogliere l'invito alla partecipazione all'iniziativa delle forze sociali è già stata Rifondazione Comunista. «È importante che il sindacato abbia preso questa posizione - spiega il segretario provinciale del Prc Tiziano Loreti - e saremo in piazza Nettuno». Sullo spostamento del comizio della Fiamma in periferia, inoltre, Loreti aggiunge, rivendicando l'appello lanciato già da giorni alle forze democratiche contro le ideologie neofasciste, che «dovrebbero essere vietate tutte le manifastazioni di forze come la Fiamma Tricolore, ma per noi è già un successo che il loro comizio non sia fatto in piazza San Francesco».