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[mi-antifa] domani convalide arresti-Questura punta a 200 identificazioni-Scarcerata Marta
by da AdnKronos / vocedimilano.it / Repubblica.i Tuesday, Mar. 14, 2006 at 12:57 PM mail:

Milano: Mercoledi' Convalide Arresti Dopo Incidenti Corteo Di Sabato, oggi interrogatorio per 35 manifestanti Duecento persone potrebbero essere identificate con l'esame dei filmati Digos, confermata la premeditazione "L'azione ideata dieci giorni prima"

ADN Kronos - Lun 13 Mar



Milano, 13 mar . (Adnkronos)- Saranno eseguite mercoledi' prossimo le convalide degli arresti nei confronti di 38 giovani fermati sabato nel primo pomeriggio, dopo i violenti scontri registrati nel centro di Milano, nell'ambito di una manifestazione dei centri sociali. Ad eseguire le convalide saranno i giudici per le indagini preliminari Mariolina Panasiti e Enrico Manzi. Dei 41 arrestati tre sono stati scarcerati su ordine del pm.

http://it.news.yahoo.com/13032006/201/milano-mercoledi-convalide-arresti-dopo-incidenti-corteo-sabato.html

(Cri/Lr/Adnkronos)


Scontri a Milano, oggi interrogatorio per 35 manifestanti
La guerriglia urbana era programmata da almeno dieci giorni

Milano, 14 mar - E' previsto per oggi l'interrogatorio di garanzia per i 35 dei 38 manifestanti, arrestati durante la manifestazione di sabato scorso in corso Buenos Aires, davanti ai giudici Mariolina Panasiti ed Enrico Manzi . Di tre di loro si occupera’ il tribunale per i minori. Gli autonomi ed i no global fermati sono ancora detenuti nel carcere di San Vittore, dove potrebbero rimanere avendo chiesto il pm per loro la convalida del provvedimento. Le accuse sono pesantissime e vanno dalla devastazione all'uso di armi improprie e di esplosivo, dall'incendio alla violenza a pubblico ufficiale. Per il reato di devastazione e’ prevista una pena minima di otto anni di reclusione. Tra gli autonomi arrestati anche tre stranieri, un albanese un tedesco ed un francese.

Davanti ai giudici Mariolina Panasiti ed Enrico Manzi avranno inizio oggi gli interrogatori di garanzia, mentre per domani e’ prevista la decisione del giudice minorile sulla convalida dell'arresto dei tre minorenni, due ragazze e un ragazzo. Il pubblico ministero, Piero Basilone, non ha fatto sconti di nessun tipo ai 38 autonomi arrestati sabato, le accuse vanno da concorso materiale e morale in devastazione ed incendio, a violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Per il momento e’ stata esclusa l'ipotesi di tentato omicidio, nonostante il razzo esploso ad altezza uomo che ha ferito un poliziotto.
Ospiti forzati dei carceri di San Vittore, Opera e Bollate, 26 uomini e 9 donne sono accusa di «aver commesso plurimi fatti di devastazione e incendio con artefizi esplodenti, bottiglie molotov, bombe carta imbottite di chiodi e razzi pirotecnici, di aver costruito barricate usando cassoni dell'immondizia e altro materiale trovato in strada, e di aver incendiato auto e dato alle fiamme l'An Point».

Tre arrestati sono stati scarcerati, un uomo e due donne. Tra i rilasciati una donna non nuova ad episodi di questo genere, la 27enne xxxxxxxxx , arrestata nel 2004 alla stazione di Genova per una rissa con alcuni neonazisti. L'avvocato dei tre scarcerati, Mirko Mazzali, ha spiegato che sono stati rimessi in liberta’ perche’ arrestati in un bar sulla sola sola base della testimonianza di un passante. L'uomo aveva indicato i tre come persone coinvolte negli scontri, ma non essendo stato identificato, la sua testimonianza e’ stata ritenuta inutilizzabile.
In una nota della Digos si legge che “l'appuntamento e le modalita’ della contromanifestazione erano stati stabiliti nel corso di un'assemblea cittadina svoltasi il primo marzo presso il centro sociale Pergola tribe, alla quale avevano partecipato anche attivisti dei centri sociali O. r.s.o., Transiti, Panetteria Occupata, Villa Litta, e altri esponenti di sodalizi di estradizione più radicale”. Gli scontri erano stati prgrammati quindi e le forze dell'ordine sapevano da tempo che i manifestanti avrebbero dato vita ad una manifestazione violenta. A quanto pare, “attraverso il monitoraggio dei siti internet di area”, in particolare quello di Indymedia, che invitavano ad “impedire fisicamente il concentramento dei partecipanti alla manifestazione” si era a conoscenza del fatto che “gia’ dalla mattinata vi era una consistente presenza di elementi soprattutto all'interno dei centri sociali Transiti, Pergola Tribe, e O.r.s.o.”. Gli uomini della Digos hanno infatti visto “uscire da questi centri numerose persone nascoste da sciarpe, caschi o felpe, equipaggiate con zaini voluminosi, bastoni, aste, scudi”.

Matteo Villa
http://www.vocedimilano.it/CRONACA_/notizie.asp?id=364

L'ipotesi di polizia e carabinieri: riunione operativa in un centro sociale. Scarcerati in tre. Duecento persone potrebbero essere identificate con l'esame dei filmati
Digos, confermata la premeditazione
"L'azione ideata dieci giorni prima"
di ORIANA LISO e LORENZA PLEUTERI


MILANO - Prima il tam tam in rete. Poi, a dieci giorni dalla data fissata, una riunione ristretta nel centro sociale Pergola. I rapporti della Digos e del Nucleo informativo dei carabinieri raccontano i retroscena della furia devastatrice dei trecento autonomi calati su negozi, auto, persone in corso Buenos Aires. E ora, ora che l'inchiesta inizia a portare i primi frutti, le parole dei due rapporti suonano inquietanti. Anche perché lasciano intendere chiaramente che sabato, qualche ora prima della guerriglia, i segnali c'erano già tutti.

[...]

Gli autonomi si muovevano in assetto da guerra, con "intenzioni bellicose e predeterminate a creare disordini". Ed è proprio sul grosso dello schieramento che adesso si concentrano gli sforzi investigativi. Fondamentali sono i video e le fotografie, ufficiali e amatoriali, che potrebbero servire a individuare gran parte di manifestanti fuggiti alle prime cariche. Duecento persone, è la speranza dei vertici di polizia e Arma.

Solo oggi, con i primi interrogatori in carcere dei fermati - trentacinque maggiorenni, mentre i tre minori saranno sentiti domani - si potrebbe iniziare ad avere un quadro più preciso delle responsabilità. Tre gli scarcerati. Gli accusati saranno interrogati da due pubblici ministeri (Piero Basilone, titolare del fascicolo sugli scontri, e Ilda Boccassini) e da due gip (Mariolina Panasiti e Enrico Manzi), chiamati a convalidare le manette. L'avvocato Mirko Mazzali e gli altri legali si preparano alla controffensiva: "Chiederemo di vedere i filmati: le immagini dimostreranno che sono state prese le persone sbagliate".

(14 marzo 2006)




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