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La richiesta di archiviazione del PM Franz (.rtf in .zip)
L''''opposizione dell''''Avv. Pisapia e della famiglia di Carlo alla richiesta di archiviazione.
L''''ordinanza del gip Daloisio sull''''archiviazione per P.zza Alimonda: un documento da rendere pubblico.

 Pillola Rossa Reloaded - 2021

NarrazioniNei mesi successivi al G8 di Genova del 2001 nel newswire di italy.indymedia.org un gruppo di mediattivist*, giornalist* e ricercatori indipendenti che non si conoscevano tra di loro iniziarono a cooperare e a farsi domande sulle dinamiche che avevano portato alla morte di Carlo Giuliani.
Nel dicembre 2002 nasceva questo sito, che raccoglieva e fissava i materiali più interessanti prodotti in Indymedia attorno alle vicende di piazza Alimonda.

Il newswire di italy.indymedia.org, che è stata l'unica esperienza italiana di open-publishing, senza precedenti e senza successori, divenne in quei mesi un luogo di aggregazione spontaneo, un social prima che il termine nascesse. E' all'interno di quel contesto che si forma Pillola Rossa.

Quel percorso è durato alcuni anni e si intrecciato con le attività di difesa legale e di supporto ai manifestanti processati.

A distanza di 20 anni Indymedia rinasce per mostrarvi com'era allora e Pillola Rossa con lei.

Per contestualizzare i materiali è opportuno leggere il seguito ==>

Quella che vedete qui sotto è la copia esatta di Pillola Rossa nel 2004, tre anni dopo il G8 di Genova.
Viene riavviata oggi, nel Luglio 2021, statica e senza interazioni, con lo scopo di documentare le acquisizioni delle controinchieste svolte all'epoca.

A parte questo che state leggendo, scritto ora, tutto il resto del materiale è stato prodotto tra la fine del 2001 e l'estate del 2004.
Se trovate dei link esterni non funzionanti potete fare un tentativo di recupero della pagina linkata usando web.archive.org
I pezzi più recenti, in alto nella Homepage, sono i più accurati.

In particolare L'Orrore in Piazza Alimonda(parte 1 e parte 2) può essere considerata la sintesi del percorso di Pillola Rossa e la nostra lettura dei fatti di Piazza Alimonda.

Chi infierisce con una pietra su Carlo Giuliani morente e per quale ragione non è stato mai indagato?

Da cosa viene provocato quel salto dimensionale nella violenza delle FFOO avvenuto nel pomeriggio del 20/7/2001 che è alla base delle dinamiche che portano a Piazza Alimonda?
Queste le domande che ci siamo posti.

Altri pezzi che hanno mantenuto intatta l'efficacia a distanza di quasi 20 anni sono:

Le Pulci della Daloiso
Dove viene minuziosamente smontata in punta di leggi fisiche l'ordinanza di archiviazione.

Assi nelle maniche nere: i periti del G8
Dove vengono presi in esame i profili del gruppo di periti della procura di GE che hanno avuto un peso notevole nell'archiviazione.

P.zza Alimonda: l'organigramma dei CCIR (i carabinieri d'assalto)
Dove si ricostruiscono le catene di comando di questi strani contingenti, a metà strada tra esercito e polizia.

Chi e' il *famoso* Tenente Colonnello dei carabinieri che era in P.zza Alimonda?
Dove si scopre che la catena di comando dei CC di Piazza Alimonda era presente tale e quale a Mogadiscio in Somalia il giorno della morte di Ilaria Alpi. Si scopre anche che di questi ufficiali dei CC si parla estesamente nei diari del Maresciallo Aloi, in riferimento a episodi di torture e violenze alla popolazione. E che di alcuni di questi episodi di violenza era stata testimone oculare la stessa Ilaria Alpi.



Nel corso delle sue attività Pillola Rossa si è focalizzata in modo particolare su alcuni aspetti delle vicende di Piazza Alimonda.
Anche se non si è mai arrivati a un processo alcuni fatti sono storicamente avvenuti ed è bene che se ne parli, se si vogliono valutare correttamente quelle giornate.


In estrema sintesi, a 20 anni di distanza, queste sono le principali domande che ci siamo fatti e le risposte che abbiamo trovato.

1) La catena di comando, chi sono?
In Piazza Alimonda durante l'omicidio di Carlo Giuliani è presente d'élite dei Carabinieri italiani.
L'allora Tenente Colonnello Truglio e l'allora Capitano Cappello che comandavano il contingente di CC sono militari di lungo corso, cresciuti nel Tuscania e specializzati in missioni internazionali all'estero in zone di guerra.
In particolare erano presenti entrambi in Somalia durante l'operazione Ibis, che tanto discredito portò all'Esercito Italiano per le ruberie annesse e soprattutto per le torture e vessazioni che videro protagonisti i nostri militari.
Truglio in particolare è citato come autore di alcune di queste violenze raccapriccianti su donne somale nei diari del Maresciallo Aloi, che afferma che Ilaria Alpi aveva documentato fotograficamente queste violenze.

2) In Piazza Alimonda avviene un fatto terribile di fronte al quale quasi tutti hanno girato e continuano a girare la testa.
Alla morte di Carlo contribuiscono tre eventi ravvicinati ma diversi: il colpo di pistola, il duplice arrotamento da parte del defender dei CC e infine una violenta mazzata inferta con un sasso sulla fronte di una persona agonizzante e che lascia tracce robuste in autopsia.
Appena le FFOO riprendono la piazza qualcuno si accanisce sul corpo di un uomo che ha già preso un proiettile in faccia, senza sapere in quel momento se sia vivo o morto.
Il "sei stato tu col tuo sasso!" in realtà serviva a nascondere il "siamo stati noi, anche con un sasso".
Si tratta di un fatto incontrovertibile, verificato in sede di autopsia, e al tempo stesso non gestibile in nessun modo, meno che mai nel pomeriggio del 20 luglio con una manifestazione enorme prevista per il giorno dopo.
La ferocia con cui i CC in quel contesto aggrediscono i fotografi e distruggono con metodo le macchine fotografiche è determinata dal fatto che loro sanno bene cosa potrebbero aver ripreso.

3) Perché infieriscono sul corpo di Carlo agonizzante?
Perché i CC in quel preciso momento sono convinti che un loro collega sia morto poco prima per una pietrata in fronte durante "l'assalto al Forte San Giuliano", che non c'è mai stato. Il cosiddetto "assalto al Forte San Giuliano" in realtà è il travisamento fortemente esagerato di un fatto minore accaduto nei pressi di Forte San Giuliano, dove alcuni manifestanti precedentemente caricati inveiscono contro la sede dei CC passandoci davanti. Parte l'allarme, vengono mandati alcuni blindati di rinforzo che si mettono a cercare i manifestanti e, parecchio distante da Forte San Giuliano infine li trovano, e negli scontri che avvengono un appuntato viene ferito da una pietrata all'arcata sopraccigliare. Quell'appuntato sarà dato per morto per tutto il venerdì pomeriggio, e morto per un sasso in fronte durante "l'assalto al Forte San Giuliano".
Quando questa fake-news arriva a Bolzaneto le violenze diventano efferate. É questo il vero punto di svolta della giornata.

4) Nei primissimi minuti del periodo in cui Piazza Alimonda è sotto il controllo della polizia e prima dell'arrivo dei soccorsi avvengono alcune manipolazioni maldestre sul corpo di Carlo Giuliani.
Certamente gli viene infilato un cutter nei pantaloni della tuta. Questo cutter, pur essendo tecnicamente un oggetto atto ad offendere, non verrà mai giocato dalla Procura.




 
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