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eversione?
by . Wednesday, Sep. 21, 2005 at 6:11 PM mail:

IN ATTO FORTE REPRESSIONE DOSSIER, IN POCHI MESI QUATTRO INCHIESTE PROCURA

NO GLOBAL:
DISOBBEDIENTI BOLOGNA, IN ATTO FORTE REPRESSIONE
DOSSIER, IN POCHI
MESI
QUATTRO INCHIESTE PROCURA
(ANSA) - BOLOGNA, 20 SET - ''In poco meno di sette mesi si e' abbattuta sulle strutture del movimento bolognesi un'ondata repressiva che non ha precedenti''. Inizia cosi' il 'dossier' di
14 fogli nel quale i Disobbedienti bolognesi e altre realta' del movimento (Crash, Rete universitaria) hanno riassunto, e contestato, gli elementi che hanno portato in pochi mesi a quattro inchieste della Procura che ipotizzano l'aggravante dell'eversione dell'ordine democratico per alcuni no global.
Il dossier, dal titolo 'Bologna capitale dell'eversione', attacca soprattutto l'operato del pm del pool antiterrorismo Paolo Giovagnoli e del procuratore capo Enrico Di Nicola, ma stigmatizza pure l'atteggiamento della giunta di Sergio Cofferati. ''Difficile - hanno scritto i Disobbedienti nel
documento, presentato in un atrio della stazione ferroviaria - non attribuire all'unita' d'intenti del Comune e della Procura una certa responsabilita'''. I conti, per il movimento bolognese, sono gia'
fatti alla riga numero tre: ''131 avvisi di conclusione indagini, tre misure cautelari in carcere e
otto richieste di arresti domiciliari su cui si attende la pronuncia del Tribunale del riesame'' dopo il no del Gip. E in occasione dell'udienza, il 30 settembre, il movimento ha annunciato un'iniziativa proprio davanti al Tribunale. ''Due giorni prima - ha invece annunciato un rappresentante della Rete
universitaria - ci riapproprieremo di piazza Verdi (il cuore della zona universitaria, ndr), contro la militarizzazione'': appuntamento fissato per il 28 sera.
''Parte della Procura di Bologna - si legge ancora - ha operato la scelta di perseguire azioni di lotta e
iniziative di contrattazione sociale non con gli ormai gia' noti mezzi che il codice penale applicato offre, bensi' utilizzando mezzi impropri...'', cioe' ''la legge Cossiga''. Secondo i ragazzi del Tpo
(Teatro polivalente occupato) ''per la Procura queste azioni vengono sentite come il brodo di cultura del terrorismo, mentre per noi ne sono l'antidoto''. Respinge qualsiasi accusa anche Luigi Marinelli,
del sindacato Cub: ''Ogni volta che si va fuori dagli schemi e' eversione: si applica lo strumento
dell'emergenza per delle lotte sociali, politiche e sindacali, mentre cio' che e' eversivo per la democrazia e' il livello intollerabile di precariato''. Nel dossier vengono ripercorse e contestate, raffrontando l'accusa della Procura con la ''verita''' degli attivisti, le diverse inchieste:
autoriduzione al cinema Capitol del 27 ottobre 2004;
treno per Roma nel San precario day, il 5 novembre 2004;
treno per Milano per l'Euro may day, il primo maggio 2005.

In tutte quante e' stata contestata l'aggravante dell'eversione. Non viene citata, volutamente, la quarta inchiesta per un'occupazione di edificio e lesioni a poliziotti, per la quale il Riesame ha gia' bocciato l'aggravante dell'eversione. Dopo una raccolta delle dichiarazioni del procuratore Di Nicola, viene presentata una tabella che illustra il numero di procedimenti (esclusi quelli con pene inferiori ai tre anni) negli ultimi 5 anni: due nel 2001, uno nel 2002, tre nel 2003, zero nel 2004, sette nel 2005. Il grafico e' corredato da tre date ''utili - c'e' scritto ancora - per la comprensione'':
''gennaio 2004 - nomina di Vincenzo Ciarambino alla guida della Digos di Bologna; gennaio 2005 - nomina di Francesco Cirillo alla guida della questura di Bologna; 13 giugno 2004 - elezione di Sergio Cofferati alla carica di sindaco della citta' di Bologna''.(ANSA).



SCONTRI
PER TRENO
A BOLOGNA, EVERSIONE PER 12 DISOBBEDIENTI
PROCURA CONTESTA
L'AGGRAVANTE
PER LA QUATA VOLTA
(ANSA) - BOLOGNA, 20 SET - C'e' una quarta inchiesta della Procura di Bologna, dopo quelle emerse nei mesi scorsi, che contesta l'aggravante dell'eversione dell'ordine democratico ad alcuni Disobbedienti: l'ipotesi e' stata formulata nell'avviso di fine indagini contro 12 persone accusate di violenza e minaccia aggravata a pubblico ufficiale per gli scontri con la polizia avvenuti la notte del 5 novembre 2004 nel sottopassaggio della stazione ferroviaria, quando alcuni attivisti salirono sul
treno per andare al San precario day di Roma. L'inchiesta e' coordinata dal Pm del pool antiterrorismo Paolo Giovagnoli che, per un'episodio simile del primo maggio scorso, ma aggravato dalle lesioni ad alcuni agenti, aveva chiesto al Gip gli arresti domiciliari per 8 Disobbedienti: dopo il no del giudice, il 30 settembre decidera' il Riesame. L'accusa e' stata contestata dai Disobbedienti in un ''dossier'' che riassume ''un'ondata repressiva che non ha precedenti'' e che e' stato presentato in mattinata da una ventina di attivisti in uno degli atri della stazione.Solo la settimana scorsa, la Procura aveva ribadito la propria linea sull'aggravante dell'eversione: ''Alla luce della Costituzione - aveva spiegato Di Nicola - l'uso della violenza per fare politica e' contrario ai principi democratici. E' un concetto fondamentale della democrazia. Se non si rispettano le regole e si utilizza la violenza
per raggiungere risultati politici ci si mette in una logica nella quale prevale il piu' forte, con discriminazioni per i piu' deboli e per chi, la violenza, non la usa: e questo un magistrato non lo puo'
tollerare''. Prima dell'estate, nell'ambito di un'altra inchiesta che porto' a tre arresti, il Tribunale del Riesame boccio' l'aggravante dell'eversione: ''Su questo vedremo cosa decidera' la Cassazione - aveva risposto Di Nicola, accennando al ricorso depositato all'epoca - e per questo, in attesa della
pronuncia della Suprema corte, abbiamo contestato l'aggravante perche' e' coerente alla linea e alle direttive della Procura''. L'udienza davanti alla Suprema corte e' stata fissata per il novembre.(ANSA).


DISOBBEDIENTI; VERDI, INACCETTABILE
AGGRAVANTE EVERSIONE
E'
FUORI DA OGNI CONTESTO STORICO E POLITICO

(ANSA) - BOLOGNA, 20 SET
- ''Riteniamo inaccettabile e fuori da ogni contesto storico e politico continuare a contestare nelle inchieste che la Procura sta portando avanti'' su alcuni Disobbedienti, ''l'aggravante di eversione dell'ordine democratico''. Lo afferma in una nota la Federazione bolognese dei Verdi.''Lo riteniamo - si legge nel comunicato - per due semplicissime ragioni: la prima e' che queste inchieste riguardano degli episodi di modestissima entita' e francamente ci sembra eccessivo il taglio che vuole darne la Procura. La seconda e' che l'aggravante viene contestata in merito a episodi che hanno a oggetto lotte politiche e sociali assolutamente pubbliche e condivise da ampie aree della societa' civile. Considerazioni fatte proprie anche dal Tribunale delle Liberta' di Bologna nell'ordinanza del presidente Libero Mancuso''. Per i Verdi, ci sono altri motivi di preoccupazione: ''Vorremmo avere torto, ma crediamo che la continua contestazione delle finalita' eversive possa fare da apripista a inchieste di carattere associativo. Rendiamo noto a tutti che iniziative di questo genere troveranno la nostra piu' tenace
opposizione''.(ANSA).

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