OCCUPATO IL RETTORATO BLOCCATO IL SENATO ACCADEMICO
Questa mattina decine di studenti hanno violato il luogo simbolo del potere universitario, occupando fisicamente il Rettorato e interrompendo il Senato accademico per metttere in luce l'ennesima, evidente, negazione del diritto allo studio: si sarebbero infatti dovute approvare nuove norme e dispositivi di sbarramento per permettere ad ogni Facoltà di chiudere sempre di più l'accesso alle lauree specialistiche. Al Rettore PierUgo Calzolari e ai suoi baroni non è rimasto altro da fare che rinviare il Senato. Al momento gli studenti sono ancora dentro il Rettorato, e si sta tenendo una conferenza stampa sull'accaduto. Il percorso di mobilitazione non si ferma comunque qui, è stata anche lanciata una manifestazione studentesca per il 17 MAGGIO che si riconosca nel rifiuto, netto e senza condizioni, del numero chiuso e di ogni sbarramento. Infine gli studenti hanno anche preso parola sull'elezione del Rettore lanciando ufficialmente la candidatura di Mario Precario, devoto di San Precario, che rappresenta tutti i non garantiti dell'Università e di questa città. Oggi il numero chiuso non è passato, ci vediamo alla prossima!
seguiranno aggiornamenti...
DIRITTO ALLO STUDIO E AL SAPERE PER TUTTI!
MENSE GRATIS!
MARIO PRECARIO RETTORE!
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segue volantino distribuito OGGI OCCUPIAMO IL RETTORATO
Stiamo impedendo al potere universitario di portare avanti i suoi piani: rifiutiamo attraverso questa pratica un'Università escludente e un Ateneo che sta precarizzando sempre più le nostre vite. Il senato accademico dell'ateneo di Bologna sta varando un provvedimento che stabilisce la necessità di normare l'accesso alle lauree specialistiche, predisponendo strumenti tecnico-amministrativi diversificati ma funzionali allo stesso obiettivo. Ogni facoltà potrà decidere di anno in anno, in base al numero di possibili iscrizioni, se e quali di questi strumenti adottare per sbarrare l'accesso alle lauree specialistiche. Il consiglio di facoltà di Scienze Politiche non ha perso tempo ed ha deciso di utilizzare subito i dispositivi predisposti dal Senato per imporre fortissime limitazioni alla possibilità di iscriversi ai corsi di laurea di secondo livello. Dopo l'episodio autunnale che ha visto protagonisti gli studenti di Scienze della Comunicazione, questo nuovo gravissimo passaggio, effettuato contemporaneamente ad un ulteriore aumento delle tasse universitarie, mostra la volontà di generalizzare e normalizzare nell'intero ateneo una realtà fatta di numeri chiusi e selezione brutale. Noi crediamo inoltre che questi provvedimenti siano assolutamente organici alla riforma del 3+2, svelandone il disegno politico complessivo nella concreta specificità locale. Siamo infatti di fronte alla logica applicazione di un riassetto dell'università che vuole una "laurea" triennale di massa, dequalificata sul piano formativo e dequalificante su quello lavorativo, ed una laurea specialistica, vero equivalente di quella "vecchia", riservata ad una ristretta e selezionata élite. Un sistema di fatto classista che riporta l'Università italiana indietro di almeno 40 anni e che si manifesta come complementare e funzionale a quella precarietà dilagante che investe le diverse forme del lavoro contemporaneo, come le vite ed i destini individuali di tutti noi. A tutto questo possiamo opporci costruendo assieme una rete di mobilitazioni in grado di coinvolgere le diverse facoltà che compongono l'Ateneo bolognese: una lotta che, in nome del libero accesso alla cultura ed ai saperi, si ponga l'obiettivo di impedire numeri chiusi o "sbarramenti" di ogni sorta.
17 MAGGIO - MANIFESTAZIONE STUDENTESCA LIBERA I SAPERI SFONDA IL NUMERO CHIUSO!
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