Questa notte è stata incendiata l’Officina della Resistenza Sociale.
Questa notte è stata incendiata l’Officina della Resistenza Sociale.
Gli attentatori, secondo la testimonianza di un vicino, intorno alle 4:00 di notte scavalcano il muro sollevando la recinzione di filo spinato situata sul retro dello stabile. Si introducono nei locali interni e appiccano il fuoco in più punti.
E’ stata distrutta gran parte del magazzino e del bar, alcune bandiere sono state strappate e sul posto è stata rinvenuta una mazzetta da 4 Kg.
La versione fornita dai carabinieri e diffusa da alcune agenzie di stampa parla di incendio causato da un corto circuito nonostante i fatti contraddicano in toto questa ipotesi, ad esempio i focolai sono stati individuati in zone non collegate tra di loro.
Evidentemente si tratta dell’ennesimo tentativo di falsificare i fatti mascherando la matrice politica dell’avvenuto, negando l’evidenza di una violenta recrudescenza dello squadrismo fascista nel lombardo e a Milano in particolare. Ne sanno qualcosa prima di noi a Bergamo o a Vigevano dove due incendi hanno completamente distrutto nei mesi scorsi i locali centri sociali. Ne sanno anche loro qualcosa i compagni del Cantiere (altro incendio) e del Vittoria (tentata irruzione notturna).
Ritornano ancora una volta nel Ticinese dopo nell’agosto scorso ferirono fino quasi ad ammazzare ancora alcuni compagni del Conchetta, quartiere oltre che della mondanità anche di una radicata tradizione della sinistra antagonista, ricco di spazi e case occupate che esprimono pur con modalità differenti una tenace opposizione sociale.
A quasi due anni dall’assassinio del compagno Dax e mentre si celebra il processo persecutorio contro gli antifascisti arrestati nel marzo scorso l’Officina brucia e i carabinieri parlano del corto circuito dei cavi di un frigo ( una delle poche cose salvate del bar).
Il fuoco dell’intolleranza può bruciare gli spazi, ma non fermerà mai la nostra lotta.
RESISTENZA
Assemblea pubblica alle ore 21,30 presso l’ORSO di via Gola 16.
