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Anarchici a Torino: le foto e il volantino
by FAI Torino Monday, Dec. 02, 2002 at 12:14 AM mail: fat@inrete.it

Le foto dello spezzone promosso al corteo del 30 contro i CPT dal Coordinamento Antirazzsista della FAI e il volantino distribuito dalla Federazione Torinese

Anarchici a Torino: ...
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NESSUNO STATO, NESSUNA FRONTIERA, NESSUNA GALERA

La politica del governo Berlusconi nei confronti dell’immigrazione è la stessa di Prodi, D’Alema, Amato: il centro-destra ricalca le orme del centro-sinistra.
È una politica che si può riassumere in poche, agghiaccianti formule:
selezione, sfruttamento, schiavitù, polizia europea, eliminazione, lager...

Selezione affidata ai famigerati ma utilissimi scafisti, magari "aiutati" dalla Marina Militare, sfruttamento selvaggio dei "senza documenti" da parte del capitale legale od illegale, eliminazione degli "scarti" attraverso i centri di detenzione temporanea e le deportazioni.
Un sistema razionale e a bassissimo costo, che consente al governo di lavarsi le mani di fronte alle tragedie nei mari, alle morti nei centri di detenzione, alle morti bianche nei cantieri, ai poveracci che dormono al freddo. La legge Bossi-Fini istituzionalizza il reato di ingresso clandestino, ingrassa i mafiosi che gestiscono il traffico di carne umana, favorisce le stragi nei mari, costruisce nuovi lager in cui rinchiudere i prigionieri di questa guerra non dichiarata. L’ingresso ed il soggiorno nel nostro paese sono consentiti solo a chi ha (e mantiene) un contratto di lavoro. Per gli altri scatta l’espulsione coatta entro le 48 ore, il centro di detenzione sino a due mesi e, per i "recidivi", la galera.

Ma questa legge non è una novità, poiché non fa che inasprire la Legge Turco- Napolitano che per la prima volta dalle leggi razziali di Mussolini ha introdotto nel nostro paese una discriminazione palese, di chiara marca razzista tra migranti e nativi. Un discriminazione tra persone, che, al di là del luogo di nascita e dei "pezzi di carta" che sanciscono la cittadinanza, in questo paese abita, lavora, si ammala, va a scuola. Questa legge razzista è stata approvata dal governo di centro sinistra guidato da Romano Prodi, un governo al cui interno stavano Rifondazione, il futuro PdCI, i Verdi e la sinistra DS. Questa legge ha istituito ed aperto i CPT (centri di detenzione temporanea).

I CPT non sono galere, ma sono circondati da robusti muri e sbarre aguzze. Non sono galere ma chi "si allontana", viene braccato da uomini armati. Non sono galere, ma chi si ribella viene pestato a sangue, trattato come una bestia, bruciato vivo. Sono i luoghi che quest’Europa che apre le frontiere ai capitali ma le chiude agli immigrati destina a persone la cui sola colpa è cercare una possibilità di vita. Una possibilità di vita che per i più fortunati, quelli che non muoiono nel viaggio, quelli che non vengono espulsi subito, significa lavoro nero, super sfruttamento nei campi, nell’edilizia, nelle produzioni nocive.
Sono gli schiavi legalizzati dall’ordinamento democratico, schiavi tollerati se utili, disponibili alle più bestiali condizioni di lavoro e di vita, schiavi che possono essere imprigionati e cacciati quando non servono più. Manodopera a basso costo, docile e ricattabile è quanto di meglio chieda il capitale nostrano.

Già la famigerata legge Turco -Napolitano si era messa al servizio di queste "nobili" esigenze, la Bossi-Fini, con il suo impianto esplicitamente razzista ha portato a compimento l’opera iniziata dal centro-sinistra (Rifondazione compresa).
Oggi vediamo sinistra DS, Verdi, Rifondazione, PdCI (per non parlare del loro sindacato di riferimento, la CGIL) scendere in piazza contro la Bossi-Fini. È il gioco delle parti tra chi è al potere e chi il potere l’ha perso. Un gioco ignobile da parte di gente che solo un paio d’anni orsono ha votato per l’apertura dei CPT ed oggi vorrebbe chiuderli solo perché le chiavi della galera sono passate alla destra. Chi governa bada solo a conservare od acquisire il potere infischiandosene sempre di belle parole come libertà, diritti, eguaglianza. Il loro comportamento concreto è sufficiente a dimostrare che la scelta riformista, lungi dall’aprire prospettive di liberazione, non serve che a garantire la perpetuazione dell’oppressione e del potere.
Noi, anarchici, senzapatria, internazionalisti, clandestini per scelta in un sistema che sfrutta, opprime, incarcera migranti e nativi sappiamo che solo una società libera da frontiere, stati, padroni, governi può renderci tutti cittadini del mondo.
Federazione Anarchica Torinese - FAI
C.so Palermo 46 - la sede è aperta tutti i giovedì dalle 21,15; e-mail fat@inrete.it; tel 338 6594361

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