un uomol verso Tel Aviv

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Voci non troppo discrete in via Mercati fanno sapere che presto festeggeranno le dimissioni dell’attuale ambasciatore Ehud Gol. Si, festeggeranno. Mister simpatia Gol tra settembre e ottobre comunicherà il suo rientro a Tel Aviv per motivi personali. Tali motivi non sono invece personali ma decisamente di natura diplomatica. Se al Caterpillar Sharon un uomo panzuto come Gol riusciva ad essere digeribile l’attuale primo ministro israeliano Olmert lo trova decisamente pesante e fuori luogo. Infatti Gol è l’unico che è in grado di andare in televisione e di far scendere il gradimento verso la questione israeliana. Le comunità ebraiche in Italia hanno negli scorsi anni più volte espresso il non gradimento verso il gordo Gol. Una pancia e un faccia da bamboccio di chi nella vità è sempre stato l’anello di accordo fra i servizi segreti e la classe dirigente politica, sufficientemente grezzo da avere un vocabolario povero ma efficace, un uomo più adatto alle scazzottate che alle chiacchierate. Ma Gol sta preparando le valige; da Olmert fino al piantone di via Mercati tutti tirano un sospiro di sollievo.