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FRANCIA: UNIVERSITA' IN RIVOLTA 19/03/2006

LIBERTA' DI LICENZIARE? NO GRAZIE!

ALT
Nella mattina dell'11 marzo le forze di polizia francesi hanno sgomberato l'università Sorbona di Parigi dove era in atto un'occupazione da parte di vari studenti iniziata il 9 marzo. Nei giorni precedenti ci sono stati altri tentativi di sgombero nei quali sono stati feriti 31 studenti.
Il motivo dell'occupazione sta nella protesta contro la recente emanazione da parte del governo francese di un nuovo contratto di lavoro tendente a precarizzare sempre di piu i giovani lavoratori. A seguito di ciò, si era verificata anche una manifestazione nazionale il 7 marzo, e l'occupazione di vari atenei francesi.La protesta prosegue nei giorni successivi , con altri scontri tra manifestanti e forze dell'ordine davanti alla Sorbona. A tentare di fermare il mondo del sapere in rivolta non si impegnano solo i gendarmi francesi, ma anche bande di fascisti della capitale francese che tentano di assaltare i cortei, i presidi e le occupazioni degli Universitari. Alla lotta degli Studenti universitari, si affianca anche quella dei sindacati, che si uniscono alla protesta contro il decreto, dando man forte agli universitari.
Il 16 marzo si è tenuta una manifestazione nazionale a Parigi sempre contro il nuovo contratto di lavoro ,dove si sono verificati altri scontri in vari sobborghi della città e davanti alle università. Altre proteste si sono svolte in varie città francesi, dove non sono mancati gli scontri tra le due parti.
Il 18 marzo un milione e mezzo di studenti e precari hanno manifestato ancora nelle piazze in tutta la Francia, dando un ultimatum di 48 ore al governo per il ritiro del progetto. [b]Dal Newswire:[/b] Comunicato 11/3 | Volantino | [b]Riflessioni[/b] [1, 2, 3, 4>] | Foto [1, 2, 3 | Video

[b]Link:[/b] Indymedia Paris | Stop CPE, Unef

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LIMITROFO A CHI? 01/27/2006
ALT

Imc sicilia si autosospende

Ci risiamo.
Indymedia Sicilia (o meglio, attivisti definiti "limitrofi" ad essa) e' stata accusata per l'ennesima volta di non essere in grado di "gestire il newswire". Non e' la prima volta.
Vani, fin ora i tentativi di spiegare il funzionamento e la policy che Indy s'e' data come network (e che quindi non dipende dai singoli admin): invece di confrontarsi su pratiche e metodi, c'e' chi da tempo preferisce pretendere comportamenti che poco hanno a che vedere con indymedia e i suoi principi fondanti.
Nell'attesa che chi ha minacciato di aggredire fisicamente gli "attivisti limitrofi" capisca che non esistono gestori ne' redazioni di indymedia, abbiamo condiviso il problema con tutto il network e scelto di sospendere la categoria Imc Sicilia...

:: Continua in Imc Sicilia ::
No Moratti 29/09/2004

Una riforma da gettare

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Il 1 ottobre è una giornata nazionale contro la riforma Moratti.In tutta Italia si stanno organizzando feste e scioperi per protestare contro i decreti,chiedere il loro ritiro e abrogare una riforma che stravolge la scuola pubblica dal punto di vista didattico e da quello dell’organizzazione sociale dalle elementari alle superiori fino all'università.
L'opposizione che per tutto l'anno scorso ha attraversato le scuole e le piazze italiane e che unisce genitori, studenti e personale della scuola , ricercatori universitari ha rallentato ovunque l'applicazione della riforma Moratti. Molte scuole sono riuscite a difendere gli organici, il tempo scuola, i piani dell'offerta formativa, a rifiutare la figura del tutor. Quella che doveva essere una marcia trionfale e’ diventata una strada irta e tormentata,e infatti non sono mancate reazioni che poco hanno a che fare con la democrazia. Dei circa 10 decreti attuativi che devono accompagnare la "riforma" (e che devono essere approvati a tutti gli effetti entro il 19 marzo 2005, pena la decadenza di tutta la legge), solo 1, quello sulle materne-elementari-medie, e’ stato effettivamente varato.
UNIVERSITA' 11/05/2004
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Tre giorni universitari

Il 2004 è stato caratterizzato da una ripresa delle lotte all’interno degli atenei: precari della ricerca, studenti, parte dei docenti di ruolo e personale tecnico-amministrativo si sono mobilitati contro le iniziative del governo ed in particolare contro il DDL Moratti che riorganizza e estende la precarizzazione del personale della ricerca e della didattica e rilancia le tendenze alla privatizzazione.
In questo contesto, si terrà a torino un incontro che si pone come momento collettivo di elaborazione e confronto tra vari soggetti che si sono mobilitati a livello nazionale.

Sulle pagine di indymedia, sulle frequenze di Radio Black Out e naturalmente sul sito che verrà approntato per l'occasione saranno via via dati gli aggiornamenti e pubblicate le conclusioni.

In questo articolo si trovano il manifesto e il testo di presentazione dell'iniziativa
CONTRO LE RIFORME DI SCUOLA E UNIVERSITA' 14/05/2004
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Tutti contro Moratti

Mentre il ministro Moratti sta riformando l'intero sistema formativo italiano, dalla scuola elementare all'università monta un'ondata di protesta dal basso, a difesa del carattere pubblico della formazione. La conoscenza è una risorsa economica e sociale sempre più importante, e la libera diffusione dei saperi e della cultura è una rivendicazione che attraversa tutta la società, dalla formazione alla proprietà intellettuale.

Al contrario, le riforme Moratti intendono destrutturare l'attuale organizzazione pedagogica del tempo pieno, garantendo per le 40 ore attuali, e solo in alcune scuole, solo l'accudimento dei bambini. L'intenzione è quella di migliorare la formazione ritagliandola sull'individuo, con l'introduzione del "tutor" e del "portfolio" formativo. In compenso si tagliano finanziamenti e organici ricorrendo all'uso massiccio di personale precario.

Per quanto riguarda l'universita', diverse misure stanno per entrare in vigore. Il DDL Moratti sul riordino della docenza condanna i ricercatori alla precarieta', sostituendo il contratto a tempo indeterminato con un co.co.co. di ben dieci anni, come se i 55000 precari su cui si reggono ricerca e didattica non bastassero. Il governo Berlusconi prevede anche di aumentare la selezione per l'accesso alle borse di studio e degli alloggi, limitando il diritto allo studio e privilegiando un sistema meritocratico a discapito della condizione socio-economica dello studente e della studentessa.

Sia nella scuola che nell'università, e in tutta Italia, l'opposizione ai provvedimenti del governo è nata dall'auto-organizzazione degli insegnanti, dei genitori, degli studenti e precari. Queste mobilitazioni spontanee hanno indetto una manifestazione nazionale a Roma, il 15 maggio, a cui ha aderito un numero molto ampio di organizzazioni politiche e sindacali e di associazioni. E il 22 maggio, tutti ad Arcore a fare la festa alla Moratti.

I treni da Genova | Milano | Trieste
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