La denuncia nella relazione della Divisione investigativa antimafia
"La mafia vuole infiltrare uomini d'onore in ruoli di responsabilità"
Un'elaborazione grafica del ponte sullo Sretto
ROMA - Il ponte sullo Stretto di Messina fa gola alle cosche mafiose. A lanciare l'allarme è la relazione semestrale sull'attività della Dia, la Divisione investigativa antimafia, trasmessa dal ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu al Parlamento.
Con un linguaggio contorto nella forma, ma chiaro nella sostanza, il documento di 99 pagine denuncia che "le difficoltà nel ricomporre integralmente i contrasti interni non sono d'impedimento al prosieguo dell'opera di contaminazione dell'ambiente economico ed imprenditoriale da parte di Cosa nostra", sempre più impegnata anzi "a rafforzare la propria maglia invasiva con interventi volti a tentare di interferire anche sulla realizzazione di grandi opere di interesse strategico nazionale, quale ad esempio il ponte sullo Stretto".
Le infiltrazioni nel sistema di aggiudicazione e di esecuzione degli appalti pubblici, osserva ancora la Dia, "rappresentano un momento di grande interesse per le cosche attive in Sicilia e in altre zone del Paese". I clan, attirati dalle ingenti risorse in gioco, e considerato l'elevato livello tecnico delle opere da realizzare, "tendono ad affidare ruoli di responsabilità a uomini d'onore dotati di cultura multidisciplinare, professionisti preparati e competenti".
(4 novembre 2005)
http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni/economia/pontestretto/pontedia/pontedia.html
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