Questa scheda sintetica è stata distribuita a Genova durante le iniziative del
luglio 2003.
Il punto sul lavoro di svolto finora, con i link a vari articoli di approfondimento.
Un punto di partenza per conoscere le controinchieste.
Piazza Alimonda:
La catena di comando. Chi e' l'assassino di Carlo Giuliani? Una pallottola strana.
La ferita in fronte e il vilipendio di cadavere.
La catena di comando
Fin dai primissimi momenti dopo l'omicidio di Carlo Giuliani il tentativo da
parte degli inquirenti e' stato quello di decontestualizzare i fatti. Sembrava
che ai giudici non interessasse nulla all'infuori di questo singolare duello
tra una pistola ed un estintore, tra Carlo Giuliani e Mario Placanica. Del perche'
e del percome quell'estintore fosse stato afferrato, di come sia avvenuto che
uno sparuto drappello di 50 carabinieri abbia attaccato sul fianco un corteo
che non aveva vie di scampo, di quali fossero gli ordini e le regole di ingaggio
dei carabinieri sembrava non interessare. I moventi di questo omicidio sono
stati lasciati fuori dalle carte processuali. Le menzogne propalate da funzionari
di polizia e ufficiali dei carabinieri (e subito accettate come verità scolpite
nella roccia da parte della quasi totalità dei giornalisti) hanno tentato di
ridurre quell'omicidio ad una singolar tenzone tra ventenni i cui esiti disgraziati
sono da attribuire ad una tragica fatalità: un sasso che devia un proiettile
altrimenti innocuo, perchè sparato in aria.
Le cose non stanno cosi'.
Carlo Giuliani e gli altri manifestanti erano in un corteo autorizzato che è
stato attaccato in modo ingiustificato. Dopo ore di cariche pesantissime il
corteo, che si stava ritirando, viene attaccato anche sul fianco e schiacciato,
senza possibilità di fuga, contro la massicciata della ferrovia. In questo contesto,
la reazione dei manifestanti a questo ulteriore attacco travolge un plotone
dei carabinieri in Piazza Alimonda.
La catena di comando di quel plotone dei carabinieri è emersa in modo chiaro
nel corso di questi 2 anni: si tratta di ufficiali addestratissimi alla guerra
facenti parte o comunque provenienti dal Battaglione Tuscania: in corpo d'elite
dell'arma dei carabinieri. Ufficiali spesso impiegati all'estero in missioni
di guerra. Tutti gli ufficiali superiori di Mario Placanica sono inoltre stati
coinvolti a vario titolo nelle vicende della spedizione Ibis in Somalia nei
primi anni 90: violenze, stupri, torture nei confronti della popolazione civile.
Hanno contribuito cioe' a scrivere una delle pagine piu' vergognose in cui sia
mai stato coinvolto l'esercito italiano.
More info:
Chi e' il *famoso* Tenente Colonnello dei carabinieri che
era in P.zza Alimonda?
La *bestia nera* in P.zza Alimonda: un profilo dei protagonisti.
P.zza Alimonda: l'organigramma dei CCIR (i carabinieri
d'assalto)
Chi ha ucciso Carlo?
Mario Placanica viene immediatamente indicato dai carabinieri come lo sparatore.
Il terzo uomo, Raffone, invece diventa noto solo 2 giorni dopo i fatti, quando
cioe' le immagini di Piazza Alimonda sono gia' state esaminate. Esistono fondati
dubbi sull'identita' dello sparatore sia basandoci sulle dichiarazioni di Placanica,
sia esaminando il materiale fotografico emerso in questi 2 anni.
Placanica fornisce la sua *verita'* 5 volte (interrogatori e interviste).
Per 5 volte la sua versione dei fatti cambia, anche in modo sostanziale, sullo
sparo.
Quello che rimane costante e' la descrizione della sua posizione nella jeep
prima dello sparo: sopra.
Placanica afferma sempre di essere stato sopra il suo collega Raffone e di averlo
protetto col suo corpo. Ma lo sparatore e' sempre sotto ed e' infatti protetto
dal corpo di qualcuno (e' per questa ragione che il suo volto non e' visibile
nelle immagini). Inoltre una serie di foto ad alta definizione mostrano una
notevole somiglianza tra il profilo di Placanica e quello del carabiniere che
copre da sopra lo sparatore, confermando i dubbi.
More info:
Il buio su P.zza Alimonda
Con cosa viene ucciso Carlo?
Carlo Giuliani viene ucciso da un proiettile calibro 9 parabellum. Per il giudice
che ha deciso l’archiviazione questo proiettile viene deviato da un calcinaccio.
Per arrivare a questa conclusione vengono rovesciate le leggi della fisica e
della logica. La storia delle perizie e della loro curvatura agli interessi
degli imputati (i carabinieri) è uno degli aspetti più scandalosi dell’intera
vicenda.
Il proiettile che uccide Carlo e’, dal punto di vista balistico un mistero,
ed e’ molto probabile che non si trattasse di un proiettile d’ordinanza.
Le tracce di questo proiettile (una scheggia del quale è rilevata dalla tac)
si perdono misteriosamente durante l’autopsia: un proiettile leggero, con poca
massa, che si frammenta facilmente, che non lascia tracce di se’, che non rimbalza
neppure quando colpisce il muro della chiesa in Piazza Alimonda.
Probabilmente proiettili sintetici, o comunque speciali. Proiettili che i carabinieri
non avrebbero dovuto avere, e per nascondere i quali si stravolgono fisica,
logica, buon senso e deontologia professionale dei periti.
More info:
Un
proiettile di plastica ha ucciso Carlo Giuliani?
Assi nelle maniche nere: i periti del G8
Le Pulci della Daloiso
Quante volte viene ucciso Carlo?
Carlo Giuliani non muore immediatamente. Esistono filmati , foto, testimonianze
della sua breve agonia.
Tutte le foto che lo ritraggono nei primi momenti mostrano una unica ferita
sul volto di Carlo: il foro del proiettile che sanguina abbondantemente. Altre
foto che lo ritraggono in Piazza Alimonda, dopo che questa e’ tornata in possesso
delle forze dell’ordine, mostrano invece una ulteriore vistosa ferita al centro
della fronte. In sede di autopsia questa ferita appare in tutta la sua importanza:
solo un colpo violento e intenzionale puo’ averla prodotta. Come si e’ prodotta
questa ferita? Chi ha infierito sul corpo di Carlo mentre forse era ancora vivo?
Mentre la piazza era sotto il pieno e totale controllo di polizia e carabinieri?
Questo aspetto non e’ mai stato affrontato dalla magistratura.
Eppure l’unica persona che parla di sasso assassino in quel contesto e’ il funzionario
di polizia che guidava la carica, il commissario Lauro.
Cosa è successo attorno al corpo di Carlo? Cosa gli hanno fatto?
More info:
L'orrore in P.zza Alimonda (20 Luglio 2004)
Una ricostruzione cronologica dell’inchiesta è rintracciabile qui:
17.27 piazza Alimonda