Alla Camera dei deputati, nei giorni scorsi, si è scatenata una allucinante disputa riguardante...L'ONOREVOLE BARBA E CAPELLI!
A Montecitorio, a pochi passi dall'Aula, di fronte al Transatlantico, esiste da tempo un cofortevole salone di parrucchiere per uomo, la Barbieria, gestita direttamente dalla Camera dei deputati. L'ignaro cittadino -e contribuente- si chiederà subito che diavolo c'entra un simile servizio con l'attività parlamentare e il mandato conferito dagli elettori. In effetti, è uno dei tanti privilegi "minori" molto difficile da giustificare, se non per l'alto valore simbolico' di status; e poi il deputato non può mica perdere tempo e alzare le "sacre chiappe" per recarsi da un comune barbiere come un qualsiasi mortale... Comunque, la Barbieria esiste da molto tempo, ha in organico circa 15 barbieri, lautamente retribuiti dalla Camera, e fornisce tagli di barba e capelli, shampi vari, frizioni, ecc. a tutti i deputati che lo desiderano. Fino a poco tempo fà i servizi erano totalmente gratuiti, poi è stato introdotto un modesto ticket di valore puramente simbolico. Ebbene qualche deputato ha scoperto che al Senato i servizi di barbiere sono ancora gratuiti: apriti cielo! Si è scatenato un gran putiferio e i deputati chiedono , a gran voce, l'equiparazione al Senato e, quindi, il barbiere gratis, invocando addirittura il bicameralismo perfetto del sistema parlamentare italiano, recentemente confermato dall'esito del referendum costituzionale "che, però, non regge per quanto riguarda l'equiparazione delle strutture e i servizi della Camera dei deputati rispetto a quelli del Senato... Tra l'altro, -incredibile dictu- al Senato, i senatori in carica, gli ex senatori, i deputati in carica, gli ex deputati e i parlamentari europei vanno dal barbiere gratis. ...sarebbe opportuno che alle deputate venisse garantita, in questo edificio e non in altre sedi, la possibilità di disporre di un parrucchiere. Infatti trovo originale che, in un momento nel quale con le pari opportunità si sta diffondendo un criterio assolutamente condivisibile, le colleghe deputate non possano usufruire di tale servizio come i deputati." (Resoconto stenografico del 27.9.06, intervento in Assemblea del deputato Emerenzio Barbieri del gruppo dell'UDC.).
Sull'argomento, di vitale importanza per la democrazia italiana, è stato addirittura presentato un ordine del giorno, volto ad impegnare "l'Ufficio di Presidenza ad equiparare ogni servizio offerto ai deputati e ai senatori"(9/Doc VIII, n. 2/18 a firma Ronconi, Barbieri, Tassone, Martinello, Mereu.). L'ordine del giorno è stato accolto,ma solo come "raccomandazione", suscitando così l'ira funesta dell'onorevole Mario Tassone (UDC) che ha fieramente osservato che "la Camera, quando chiede un trattamento eguale al Senato, forse chiede qualcosa in piu' per i parlamentari? Abbiamo chiesto semplicemente il rispetto del bicameralismo perfetto, per sapere se esistano parlamentari di serie A e di serie B. Solo questo! ... Abbiamo chiesto un'equiparazione delle risorse e soprattutto dei servizi, proprio per la dignita' e per lo status del parlamentare!" (Res. stenografico del 28.9.06).
La questione "BARBIERE GRATIS", come si vede, è terribilmente importante e sicuramente sono in gioco i sacri destini della Patria. Comunque, il problema è sempre aperto e il Presidente Bertinotti ha promesso il suo interessamento...
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