E basta.....basta usare Indymedia per le proprie frustrazioni, basta usare Indymedia per infamare i compagni. Se hai qualcosa da dire al CSA Dordoni partecipa a un'assemblea di gestione e esponi loro cosa non ti sta bene, anzi visto che alle assemblee del Dordoni partecipano spesso anche dei componenti dei Cripple Bastards magari ti chiarisci anche con loro invece di nasconderti dietro una tastiera. I problemi fra compagni si risolvono fra compagni, non tramite pubblici messaggi delatori su internet.
E poi basta con sta storia....non se ne può più
"Sono passati solo 60 anni dalla liberazione del nostro paese dalla dominazione e dall'oppressione fascio-nazista. L'8 settembre 1943, dopo l'armistizio, migliaia di militanti comunisti, socialisti, anarchici, del partito d'azione, cattolici democratici e antifascisti di ogni colore politico, che costituivano l'avanguardia cosciente del popolo italiano, decisero di prendere le armi per combattere sia contro gli invasori nazisti sia contro i repubblichini dell'esercito mussoliniano in rotta. La posta in gioco era la libertà del nostro paese, ma fra la maggioranza dei partigiani combattenti vi era anche la volontà di sconfiggere il fascismo, inteso come strumento del dominio capitalista in una determinata fase storica, per costruire una società non più basata sullo sfruttamento dell'uomo sull'uomo e fondata sull'uguaglianza e la libertà. Il 25 aprile 1945 segna la sconfitta storica del dominio fascista, che aveva esercitato il potere con il terrore e la repressione, imprigionando e uccidendo centinaia di oppositori del regime, ma non la sconfitta del sistema che ha generato la mostruosità nazifascista! segue Oggi la retorica ipocrita e patriottarda tende a far dimenticare che il governo fascista si macchiò anche di terribili devastazioni e omicidi fuori dal nostro paese, praticando una politica di aggressione coloniale in Africa, Croazia, Slovenia, in Albania e in Grecia. A 60 anni di distanza è in atto nel nostro paese un vero e proprio processo di revisione della verità storica, portato avanti dal governo Berlusconi, dai neofascisti al governo e avallato di fatto da alcune formazioni del centro-sinistra. Il revisionismo storico tenta di mettere sullo stesso piano carnefici e vittime (es. la proposta di legge che vorrebbe riconoscere ai repubblichini della Repubblica di Salò lo status di “normali” belligeranti), stravolgendo e ribaltando la realtà storica. Di fronte a tutto questo non vi è ancora una sufficiente ed estesa ribellione culturale ed etica, in grado di ristabilire l’oggettività del processo storico. A 60 anni dalla Liberazione dal nazi-fascismo, parecchi degli obiettivi e degli ideali per cui i partigiani combatterono sono stati o rischiano di essere cancellati, o vanificati. In questo contesto generale vanno ad inserirsi i gravi episodi di presenza nazifascista che si sono verificati nell’ultimo mese a Crema e Cremona, proprio in concomitanza con le iniziative in programma per il 60° della Liberazione. Iniziative pubbliche di rimasugli nazifascisti costituiscono di per sé un fatto gravissimo ed ILLEGALE, che vanno sempre e comunque contrastati e denunciati. Ma altrettanto grave è il fatto che le due amministrazioni di centro-sinistra abbiano concesso gli spazi pubblici, in nome di una presunta concezione democratica, secondo cui occorre garantire a tutti la libertà di riunione e di espressione. Questa è una giustificazione insostenibile, perché concedendo spazi pubblici ad organizzazioni che nei loro programmi, statuti e simboli si rifanno esplicitamente al fascismo, si viola la legge Scelba, la legge Mancino e soprattutto la COSTITUZIONE italiana che, pur essendo di ispirazione democratico-borghese, contiene esplicitamente il divieto della ricostituzione del partito fascista, e dell'apologia dello stesso, e la proibizione della propaganda, SOTTO QUALSIASI FORMA, di simboli che si richiamano al fascismo. Chi parla in queste circostanze di democrazia lo fa strumentalmente, o in mala fede, sapendo di utilizzare una MENZOGNA come giustificazione. Vogliamo ricordare che per noi DEMOCRAZIA vera è, fra l'altro, non concedere nessun tipo di spazio ai nazifascisti. DEMOCRAZIA è impedire il risorgere di rigurgiti nazifascisti, che in questi mesi si sono manifestati con l'aggressione ai compagni, a singoli cittadini, a centri sociali e ad altre sedi democratiche. Ricordiamo a questi signori che i partigiani e tutti gli antifascisti hanno combattuto per la liberazione del nostro paese dai nazifascisti e non per vederli scorrazzare ancora impunemente dopo 60 anni dal 25 Aprile. NOI RIVENDICHIAMO IL DIRITTO DI RESISTENZA contro questi rifiuti della storia, coperti ed utilizzati strumentalmente dal centro-destra per contrastare la crescita di un movimento antagonista a questo tipo di società capitalista. Noi affermiamo che oggi la RESISTENZA continua contro il governo Berlusconi e le sue leggi antidemocratiche, contro l'organizzazione capitalistica del lavoro e della società e a fianco dei popoli in lotta contro l'aggressione dell'imperialismo USA in Iraq, Cuba, Palestina, Venezuela, Colombia, Ecuador ecc.… PER TUTTI QUESTI MOTIVI VI INVITIAMO A PARTECIPARE NUMEROSI Cremona, 18 maggio 2005 CSA Dordoni Cremona, Associazione L’altra Lombardia – SU LA TESTA, CSA Kavarna Cremona, Federazione dei Comunisti Anarchici Cremonesi, Giovani comunisti di Cremona, VAF (vespisti antifascisti), SHARP Cremona, ANPI Cremasca sez. Guaiarini, S.O. Mulini Crema, Giovani Comunisti Crema, CAP (Comitato Antifascista Permanente) territorio cremonese, Collettivo studenti “SU LA TESTA” di Crema"
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