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Non scordiamo Karol Wojtyla
by anarcotico Thursday, Apr. 07, 2005 at 7:26 PM mail:

Non scordiamo Karol Wojtyla

Non scordiamo la sua stretta di mano con il dittatore e torturatore cileno Pinochet.
Non scordiamo la sua protezione del cardinale Laghi, distintosi per la costante benedizione offerta ai boia della dittatura argentina.
Non scordiamo la santificazione dei preti che in Spagna si schierarono, armi alla mano, con la dittatura del “cattolicissimo” Franco.
Non scordiamo la sua esaltazione del “soldato di Cristo” e del “Dio degli eserciti” durante le cerimonie militari.
Non scordiamo la sua condanna dell’omosessualità, dell’aborto, del suicidio, con cui ha voluto purgarci di ogni libertà individuale.
Non scordiamo la sua condanna dei metodi contraccettivi ribadita persino di fronte alla diffusione dell’AIDS, che solo in Africa ha provocato milioni di morti.
Non scordiamo la sua congiura permanente contro la vita, la rivolta, la gioia dei corpi e delle menti, né la sua difesa - contenuta nell’enciclica Evangelium Vitae, del 1995 - della pena di morte.
Non scordiamo, a fianco dei vuoti appelli alla pace, i suoi silenzi sui genocidi, sulla produzione di armi, né il suo appoggio ai bombardamenti in Kosovo.
Non scordiamo, a fianco dei suoi vuoti appelli per chi soffre in carcere, le disposizioni affinché alla sua morte non venisse concessa alcuna amnistia per i detenuti.
Non scordiamo che è stato per ventisette anni il capo di una struttura militare e maschilista in cui la donna non esiste, di una monarchia assoluta in cui l’autorità “deriva da Dio”, di una gigantesca piovra finaziaria che fa della “difesa dei poveri” un profanissimo mercimonio, di un’organizzazione, infine, tra le più feroci e sanguinarie che la storia ricordi.

Noi non scordiamo, e pensiamo che i primi a sentirsi offesi da tutta questa ipocrisia dovrebbero essere proprio coloro che vedono sfruttati i loro sentimenti religiosi per giustificare un’istituzione secolare di potere e di morte.
L’elogio di questo “profeta di pace”, tessuto dall’estrema destra quanto dalla sinistra “comunista”, è patetico e disgustoso.
Non ne mangiamo di quel pane. Nessuna lacrima per i consiglieri dei tiranni e gli offuscatori d’ogni coscienza.

IL PAPA È MORTO. VIVA LA LIBERTÀ!


http://www.anarcotico.net

alcuni amici di fra’ Dolcino

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NON DIMENTICATE CHE
by COMPAGNO DI ESTREMA SINISTRA Thursday, Apr. 07, 2005 at 8:04 PM mail:

ESSERE LAICI SIGNIFICA RISPETTARE TUTTE LE RELIGIONI, NON OFFENDERE LE RELIGIONI E IL SENTIMENTO RELIGIOSO DEL POPOLO...
QUALCHE ANTICLERICALE LAICISTA DOVREBBE RIPETERE CERTE AFFERMAZIONI AI COMPAGNI INDIOS DEL CHIAPAS, CRISTIANI AUTENTICIE E PER NULLA CLERICALI!
COMPLIMENTI INVECE AI COMPAGNI NAPOLETANI E PALESTINESI! COMPLIMENTI ANCHE ALL'ARTICOLO RISPETTOSO DI SOCIALISMO RIVOLUZIONARIO! COMPLIMENTI AL COMANDANTE FIDEL!
INVECE I LAICISTI DIMENTICANO CHE CHE GUEVARA NON ERA AFFATTO ANTICRISTIANO E ANTICLERICALE, MA AVEVA SIMPATIA PER LA TEOLOGIA DELLA LIBERAZIONE E PER IL RIVOLUZIONARIO GESU'...COSI' COME ERANO (O SONO) AFFASCINATI DAL RIVOLUZIONARIO GESU': MAURO ROSTAGNO, MARIO CAPANNA, ADRIANO SOFRI E TANTI ALTRI COMPAGNI....PERSINO CURCIO....
I LAICISTI NON HANNO LETTO L'EPITAFFIO DI STIMA PER WOYTILA FATTO DAI COMPAGNI FIDEL CASTRO E LULA....


CI si è scordato di dire che:
1)Woytila ha condannato il capitalismo selvaggio, il liberismo sfrenato, la guerra in Iraq, le logiche mercantili, il razzismo, l'intolleranza contro gli immigrati, la pena di morte, le concentrazioni economiche nei media, la pedofilia, la mafia.....
2)Woytila ha invocato l'accoglienza solidale degli immigrati, la difesa dell'ambiente, la pace, i diritti umani, la clemenza per i detenuti, il diritto alla casa, il diritto al lavoro...
3) Woytila si è schierato dalla parte dei lavoratori dei cantieri navali di Palermo, della Fiat di Termini Imerese, delle acciaierie di Terni...
4) Woytila si è mobilitato per la liberazione delle compagne Giuliana Sgrena, Simona Pari, Simona Torretta e Florenca Aubernace...
5) Woytila si è mobilitato per i diritti degli indios, degli indiani di america, degli aborigeni australiani, dei meninos de rua, dei palestinesi....
6)Woytila ha chiesto scusa agli ebrei, ai musulmani, ai non credenti e ad altre religioni, ha fatto il mea culpa della Chiesa per la vergogna delle crociate, dell'inquisizione e dello schiavismo...

CI SI DIMENTICA DI DIRE CHE SONO O ERANO SACERDOTI:
1)MONSIGNOR ROMERO, MITO PER IL POPOLO SUDAMERICANO E VITTIMA DELLE SQUADRACCE FASCISTE, AL SERVIZIO DEI PADRONI!
2)DON MINZONI, SACERDOTE ANTIFASCISTA E VITTIMA DEGLI SQUADRISTI NELL'ITALIA DEL VENTENNIO..
3)DON PINO PUGLISI, NEMICO DEI POTENTI E DELLA MAFIA, VITTIMA DELLA MAFIA..
4)I TEOLOGI DELLA LIBERAZIONE, DEI VERI COMPAGNI
5) I PRETI DI FRONTIERA E DI STRADA, PUNTI DI RIFERIMENTO PER I POVERI, GLI IMMIGRATI E GLI EMARGINATI!

LA VERA SINISTRA NON E' LAICISTA, LIBERISTA E ANTICLERICALE, MA LAICA E SOLIDARISTA...LASCIAMO A CERTA BORGHESIA LIBERALE E CONSERVATRICE O MASSONICA L'ULTRALAICISMO DI MANIERA...

HASTA LA VICTORIA SIEMPRE

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Che bello
by ... Thursday, Apr. 07, 2005 at 9:15 PM mail:

La mamma dei cattocomunisti è sempre incinta.

"La sola cosa più feroce della violenza fisica del cattolicesimo di ieri, è la violenza etica del conformismo di oggi" Bobo 84.98

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Non scordiamo la Jugoslavia, porchiddio
by mkhtr Thursday, Apr. 07, 2005 at 9:52 PM mail:

http://digilander.libero.it/lajugoslaviavivra/CRJ/RELIGIO/vat_cron.html

Coordinamento Romano per la Jugoslavia

CHE COSA C'ENTRA IL VATICANO

Suggerimenti per una cronologia essenziale:

# Nei primi anni '80, subito dopo la morte di Josip Broz Tito, la Madonna comincia ad apparire ad alcuni giovani croati a Medjugorje, una localit� della Erzegovina dove gi� durante la seconda Guerra mondiale i fascisti si erano scatenati con violenze ed uccisioni contro la popolazione di religione ortodossa. La gerarchia cattolica non ha mai voluto ufficialmente riconoscere la veridicit� delle apparizioni di Medjugorje, ma il clero locale (i frati francescani dell'Erzegovina sono noti da secoli per il loro fondamentalismo e, nell'ultimo secolo, per il loro supporto alla causa degli ustascia) se ne � avvalso per fini propagandistici. Anche dall'Italia sono stati organizzati pellegrinaggi.
Sarebbe interessante sapere che fine hanno fatto oggi quei ragazzi "visionari" o "miracolati": sappiamo ad esempio che Marija Pavlovic, che aveva fatto voto di entrare in convento, � oggi felicemente sposata; pare anzi che anche gli altri quattro ragazzi protagonisti della vicenda abbiano messo su famiglia, e che tre di loro siano emigrati all'estero.
Molti dicono che le cose, in Jugoslavia, cominciarono a precipitare con la morte di Tito. Ma si pu� anche dire che le cose cominciarono ad andare a rotoli quando apparve la Madonna a Medjugorje. Probabilmente sono vere entrambe le affermazioni...

# Il 1990 � l'anno dedicato a Madre Teresa di Calcutta. Pochi sanno che questa suora era originaria di Skopje, nella ex repubblica federata di Macedonia, ed apparteneva al gruppo etnico albanese. Lo stesso anno raggiungono il culmine le tensioni tra albanesi e serbi nella regione del Kosmet (Kosovo e Metochia). Dinanzi a personalit� albanesi Giovanni Paolo II, in uno dei paesini albanesi del meridione d'Italia, celebra la Madonna di Scutari, patrona e protettrice dell'Albania. Durante la celebrazione il papa afferma: "Madre della speranza regalaci il giorno nel quale questo popolo generoso possa essere unito", dichiarando cos� esplicitamente il sostegno del Vaticano alla causa degli albanesi del Kosovo.
Negli anni successivi segnaliamo tra l'altro la visita del papa in Albania (paese - per inciso - a stragrande maggioranza atea o, al limite, musulmana) e la frequentazione di Madre Teresa con pezzi grossi dello Stato quali la vedova di Hoxha, con la quale presenzia ad una cerimonia dinanzi ad un monumento alla "Grande Albania".

# Nel 1991 scoppia la guerra. Il papa parla all'Angelus delle "legittime aspirazioni del popolo croato". Il riconoscimento ufficiale della Croazia indipendente da parte del Vaticano avviene il giorno di Natale dello stesso anno (un regalo natalizio?), insieme al riconoscimento tedesco ed austriaco e contro il parere del resto della comunit� internazionale, almeno apparentemente: gli altri paesi si adegueranno dopo sole due settimane.

# Nel 1992 la guerra civile si estende in Bosnia-Erzegovina, repubblica a maggioranza relativa di musulmani. I serbi (cristiani ortodossi) costituiscono un terzo della popolazione, mentre circa il 15% sono croati (cattolici). Durante il conflitto i soldati croati compiranno i crimini pi� efferati (semmai sia possibile compilare statistiche su queste cose... noi comunque ci riferiamo ai dati del londinese Institute for Strategic Studies - cfr. LIMES n.3/'95, pg.60). Le cronache parlano di soldati che vanno in guerra con il rosario al collo, di preti e frati francescani erzegovesi che vanno in giro con la pistola (alcuni intervistati anche dall'italiano Avvenire) o tuonano dai pulpiti delle loro chiese, di ingiustizie nella distribuzione degli aiuti della Caritas (secondo il criterio "etnico", applicato d'altronde da tutte le organizzazioni umanitarie religiose)...

Ante Pavelic e l'arcivescovo di Zagabria Alojzije Stepinac durante il regime NDH in Croazia. Dopo la guerra Stepinac sarà nominato cardinale da Pio XII mentre i tribunali della SFRJ lo candannano ai lavori forzati per crimini di guerra.
(dal catalogo della mostra "JASENOVAC - Il sistema dei campi di sterminio degli ustascia", Belgrado 1997)

# Il culmine dell'interventismo vaticano viene raggiunto nel 1994 con la visita del papa a Zagabria. Il viaggio di Karol Wojtyla in Croazia avviene nel pieno del conflitto bosniaco, mentre � ancora aperta la ferita delle Krajne (territori dell'odierna Croazia a maggioranza serba, in quel periodo autonomi e sotto il controllo di truppe ONU), ed � una evidente boccata d'aria per il regime di Tudjman, con il quale il papa si incontra e presenzia a cerimonie pubbliche. Scriveva La Repubblica del 12/9/1994: "...il contatto con la folla fa bene a Giovanni Paolo II. I fedeli lo applaudono ripetutamente. Specie quando ricorda il cardinale Stepinac, imprigionato da Tito per i suoi rapporti con il regime di Ante Pavelic, ma sempre rimasto nel cuore del Croati come un'icona del nazionalismo. Wojtyla, che sabato sera ha pregato sulla sua tomba, gli rende omaggio, per� pensa soprattutto al futuro."
Da una mezza frase di un articolo di giornale veniamo dunque a conoscenza del fatto che il papa ha pregato sulla tomba del nazista Stepinac, nell'entusiasmo dei seminaristi di San Girolamo (la chiesa croata di Roma, all'inizio di Via Tomacelli, nota tra l'altro per avere ospitato Pavelic in fuga dopo la guerra; cfr. Ratlines) presenti a Zagabria per l'occasione.
Il 26 novembre successivo Vinko Puljic, arcivescovo cattolico di Sarajevo, � nominato cardinale dal papa insieme ad altri 30 che rispecchiano le tendenze della geopolitica vaticana. Citiamo ad es. Mikel Loliqi, 92enne cardinale di... Scutari. In onore di Puljic due giorni dopo si tiene un concerto sinfonico nella stessa chiesa di San Girolamo.

# 1995: � l'anno risolutivo. Dopo una primavera in cui la tensione cresce enormemente (Srebrenica ecc.), e si parla insistentemente di una visita del papa a Sarajevo, in luglio Giovanni Paolo II in una dichiarazione ai giornalisti si schiera per l'intervento militare (contro i "tentennamenti" della comunit� internazionale, perch� si faccia finalmente "il necessario" per punire gli aggressori, e cos� via). Pochi giorni dopo Tudjman ordina il definitivo "repulisti" della Krajna, mentre in settembre, dopo l'ennesimo grande attentato sarajevese stile "strategia della tensione", la tanto invocata "comunit� internazionale" interviene a forza di bombe contro i serbobosniaci.
In dicembre, con gli accordi di Dayton, la guerra si interrompe.

# Nell'ottobre 1996 il rettore della chiesa di San Girolamo (di cui sopra), monsignor Artur Benvin, viene trovato impiccato. La notizia non "passa" sui giornali. Noi l'abbiamo trovata sull'Evropske Novosti, giornale serbo, che ipotizza triangolazioni di danaro per comprare armi tra il clero croato, pezzi grossi musulmani di Sarajevo e la Trzaska Kreditna Banka di Trieste, la banca della minoranza slovena in Italia dichiarata fallita proprio in quelle settimane.

# Durante la primavera 1997 (12 e 13 aprile) si realizza la "tanto attesa" visita del papa a Sarajevo. La visita ha un contenuto palesemente politico, essendo stata preceduta da varie polemiche (cfr. ad es. Predrag Matvejevic su "la Repubblica" del 5/3/1997, e come risposta ad es. le dichiarazioni del vescovo di Mostar in visita a Trieste) e da vari attentati alle istituzioni cattoliche in Bosnia, tra cui uno sventato contro il papa (i giornali parlano di un ponte nella zona musulmana da far esplodere al momento del passaggio del papa, ma la bomba sarebbe stata disinnescata dai militari stranieri della missione SFOR - cfr. i giornali di quei giorni).

# Nel maggio 1998 viene ufficialmente annunciata la prossima visita del papa in Croazia. Nell'ottobre successivo il papa andra' a Zagabria ed a Marija Bistrica, il principale santuario cattolico della Croazia, dove celebrera' la cerimonia per la beatificazione di Alojzije Stepinac. Abbiamo dedicato a questo fatto una pagina apposta, nella quale potete trovare documentazione e commenti sul beato piu' "politico" della storia recente della Chiesa.

e anche:
http://www.cnj.it/CHICOMEPERCHE/sfrj_01.htm
4 ottobre 1990: la Croazia ottiene un prestito ad interesse zero attraverso il Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM), per l'esattezza due miliardi di dollari USA restituibili entro 10 anni ed un giorno (1).

Il 5 novembre 1990 Il Congresso degli USA, "grazie" all'impegno del senatore Bob Dole, approva la legge 101/513, che sancisce la dissoluzione della Jugoslavia attraverso il finanziamento diretto di tutte le nuove formazioni "democratiche" (nazionaliste e secessioniste) (2). A fine mese un rapporto della CIA "profetizza" che la Jugoslavia ha solamente pochi mesi di vita; la notizia viene diffusa dalle agenzie di stampa occidentali e viene pubblicata il 29 novembre, giorno della Festa Nazionale della RFSJ (si celebra la fondazione della Repubblica avvenuta a Jajce, in Bosnia, nel 1943).

Il 22 dicembre 1990 il Sabor (parlamento) della Repubblica di Croazia, controllato dall'HDZ di Franjo Tudjman che aveva vinto le prime elezioni multipartitiche il 30 maggio precedente, emana la "nuova Costituzione" in base alla quale la Croazia e' "patria dei croati" (non piu' quindi dei croati e dei serbi, entrambi fino allora "popoli costituenti") ed e' sovrana sul suo territorio. Il 25 maggio 1991 il Papa riceve Tudjman in Vaticano; tre giorni dopo nello stadio di Zagabria Tudjman tiene un inquietante raduno circondato da esponenti del clero, nel quale sfila la nuova Guardia Nazionale Croata.

Il 25 giugno 1991 i parlamenti sloveno e croato proclamano l'indipendenza. Incomincia la campagna di stampa contro l'esercito federale, impropriamente definito "serbo". Notizie incontrollate, come quella del bombardamento di Ljubljana, campeggiano sulle prime pagine dei giornali e nessuno si preoccupera' di smentirle, benche' false. Solo dopo anni l'allora Ministro degli Esteri italiano De Michelis rivelera', sulla rivista "LIMES" ed in vari dibattiti pubblici, che la campagna disinformativa era stata pianificata da ambienti filosloveni dell'Universita' di Gorizia e dell'Austria, ma continuera' ad essere reticente sui nomi.

Gli scontri in Slovenia causano decine di vittime (alcune slovene) nelle fila dell'Esercito federale, ed una decina di vittime tra gli indipendentisti. Alla conferenza di Brioni del 7 luglio si decide di sospendere gli effetti delle dichiarazioni di indipendenza per tre mesi, in attesa di ridiscutere le struttura federale della RFSJ.

La campagna di stampa contro l'esercito federale, contro la Jugoslavia in quanto tale e contro i serbi prosegue forsennata. Otto d'Asburgo dichiara il 15 agosto su "Le Figaro": "I croati, che sono nella parte civilizzata dell'Europa, non hanno niente a che spartire con il primitivismo serbo nei Balcani. Il futuro della Croazia risiede in una Confederazione Europea cui l'Austria-Ungheria puo' servire come modello". Nell'ottobre, piu' di 25mila serbi sono scacciati dalla Slavonia Occidentale; ancora in novembre infuriano gli scontri nella Vukovar occupata dalle milizie irregolari di Mercep, legate al partito di governo di Tudjman. Dopo settimane di stallo l'esercito federale interviene bombardando massicciamente e ri-occupando la citta'. I reportage sull'avvenimento sono unilaterali se non bugiardi: per aver raccontato aspetti meno noti di quella battaglia, la giornalista della RAI Milena Gabanelli e' vittima di un linciaggio cui partecipano anche settori del Vaticano. Dopo di allora non l'abbiamo piu' vista in TV... La sua vicenda e' stata da lei stessa narrata nell'appendice al libro di M. Guidi "La sconfitta dei media" (Baskerville, Bologna 1993).

Solo nel settembre 1997 Miro Bajramovic, un miliziano di Mercep, raccontera' in dichiarazioni a "Feral Tribune" (10) che cosa fecero le milizie paramilitari croate in quel periodo.

Il 17 dicembre 1991 a Maastricht si pongono le fondamenta della Unione Europea, che iniziera' a concretizzarsi nel 1999 con la introduzione dell'Euro, ma contemporaneamente si decide di sancire lo squartamento della Jugoslavia: il documento UE numero 1342, seconda parte, del 6/11/1992 indichera' che in quella sede l'unita' europea era stata raggiunta proprio a scapito della Jugoslavia, con una cinica manovra da parte essenzialmente della Germania. Il 23 dicembre la Germania dichiara unilateralmente e pubblicamente il suo riconoscimento delle repubbliche di Croazia e Slovenia, con effetto a partire dal 15 gennaio successivo. Per questo "regalo di Natale" tedesco si organizzano festeggiamenti nelle piazze croate. Il giorno dopo (24 dicembre) i serbi della Croazia proclamano a loro volta la "autodeterminazione" costituendo formalmente la Repubblica Serba della Krajina nelle zone, da secoli a maggioranza serba, situate lungo il confine con la Bosnia-Erzegovina. La "Comunita' Internazionale" si rifiuta di considerare il problema e prosegue nella guerra mediatica e militare contro i serbi.

Il 13 gennaio 1992 lo Stato della Citta' del Vaticano riconosce la Croazia come Stato indipendente, seguita due giorni dopo da tutti i paesi della UE che riconoscono anche la Repubblica di Slovenia.

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x quelo sopra
by Tito Friday, Apr. 08, 2005 at 12:41 AM mail:

Squalo non rompere le palle defficente.

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X COMPAGNO DI ESTREMA
by CavalierePellicano Friday, Apr. 08, 2005 at 1:47 AM mail:

Citazione: LA VERA SINISTRA NON E' LAICISTA, LIBERISTA E ANTICLERICALE, MA LAICA E SOLIDARISTA...LASCIAMO A CERTA BORGHESIA LIBERALE E CONSERVATRICE O MASSONICA L'ULTRALAICISMO DI MANIERA...

Ma che vuoi dalla Massoneria! smetti di sputare nel piatto nel quale mangi. Ringrazia e rispetta chi ti ha donato la Libertà.

Tutti Ipocriti... basterebbe una manciata di spiccioli per comprare la vostra dignità!!!

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x CavalierePellicano
by joe falchetto Friday, Apr. 08, 2005 at 7:07 AM mail:

per pochi spiccioli io venderei tua madre, bestia massonica.
ci sono milioni di esseri umani che non sono in vendita, atei e credenti.
in vendita sono solo gli adoratori del vitello d'oro come te, pellicano mangia merda.

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non dimenticheremo.no
by anticlericale Friday, Apr. 08, 2005 at 4:15 PM mail:

non dimenticheremo.n...
pinopapa.jpg, image/jpeg, 150x133

NO CHE NON DIMENTICHEREMO

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