Questa sera, intorno alle 20.30, il centro sociale Askatasuna è stato perquisito dalla questura di Torino

Questa sera, intorno alle 20.30, il centro sociale Askatasuna è stato perquisito dalla questura di Torino. In un tono dismesso, avvalendosi dell'articolo 41 del T.u.l.p.s. , una cinquantina tra Digos, agenti della scientifica e unità cinofile, sono entrati nel centro sociale alla ricerca di armi ed esplosivo. Lo strano pretesto addotto, il presunto ritrovamento di un fucile mitragliatore con tanto di mirino di precisione e silenziatore misteriosamente apparso nei pressi dell'Askatasuna. A quanto pare, un ignoto confidente avrebbe anche assicurato il rinvenimento di alcune bombe a mano all'interno delle mura del centro sociale. Questo il motivo di un tale dispiegamento di forze.
Dire che la perquisizione ha avuto esito negativo ci sembra superfluo.
Non sappiamo quale fine si propongano gli orditori di una macchinazione tanto astrusa. Né ci interessa perdere tempo in fantasiose ricostruzioni di oscuri complotti. Da parte nostra, non possiamo far altro che prendere atto di essere stati bersaglio di una provocazione bella e buona, orchestrata probabilmente a fini elettorali, magari da chi ha fatto dello sgombero dei posti occupati il solo argomento per elemosinare qualche voto, o da chi non vuole mostrarsi secondo a nessuno in fatto di "sicurezza" e "allarme terrorismo" di turno. Non ci scordiamo infatti che mancano ormai pochi giorni all'appuntamento elettorale della stagione, ennesimo rito "democratico" ancora una volta a forte rischio di astensione.

csoa Askatasuna

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