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Silvia è libera
by Circolo Freccia Nera Tuesday, Jul. 02, 2002 at 9:59 PM mail: circolofreccianera@supereva.it

Il 3 giugno si è svolto a Bergamo il processo nei confroni della compagna Silvia, accusata di aver commesso un attentato incendiario il 4 luglio scorso al ripetitore della Maresana. 1.500.000 di danni. Silvia è per il momento libera.

Silvia è libera!

Come tutti saprete il 3 di giugno si è tentuo a Bergamo il processo nei confronti della nostra compagna Sivia.
L'esito del Processo non è stato per nulla favorevole. La pesante condanna a 3 anni si è ottenuta solo grazie alla giovane età di Silvia, al fatto che abbiano accolto le attenuanti generiche e che il processo si sia svolto con il rito abbreviato, che prevede la riduzione automatica di un terzo della pena. L'acusa aveva chiesto la bellezza di 4 annni e 4 mesi di detenzione.
Subito dopo il processo, Silvia è comunque stata messa il libertà, in attesa dell'appello che i suoi difensori (Mazzali di Milano e Bruni di Bergamo) hanno immediatamente presentato.
Tenuto conto della sua giovene età, la corte ha comunque deciso che, avendo scontato già otto mesi di detenzione agli arresti domiciliari, la pena rimanente potesse scontarla affidata ai servizi sociali, pertanto si dovrebbe veder svanita la possibilità che trascorra altro tempo agli arresti.
Silvia è stata ritenuta colpevole di aver commesso l'attentato al ripetitore della Maresana (colle che spalleggia Bergamo), per delle prove alquanto discutibili ed acquisite in modo dubbio. Le prove: 4 bulloni trovati nella perquisizione della sua abitazione, tre dei quali simili ai bulloni che servono per montare le parabole dei ripetitori, e una bomboletta trovata, sul luogo dell'attentato incendiario, appartenente allo stesso lotto di fabbricazione di una bomboletta sequestratale un mese prima dell'attentato, mentre stava scrivendo sui muri del comune di Bergamo.
Attendiamo comunque che la sentenza sia depositata per poter saperne di più. Comunque in tutta questa vicenda ha pesato un forte pregiudizio nei confronti del pensiero anarchico nella sua intierezza e complessità, pregiudizio che aveva da subito giustificato tanto accanimento giudiziario nei confronti di Silvia, e che è stato fatto notare con qualche successo da parte della difesa.
La colpa principale di Silvia pare essere comunque stata quella di aver fornito un alibi che non le posse permettere d'esser scagionata. L'attentao avvenne alle ore 21 del 4 luglio 2001 e la nostra compagna è stata notata ad un concerto circa un ora dopo (questo è quanto stabilito dagli inquirenti) e questo lasso di tempo le avrebbe permesso di eseguire l'attentato e dalla cima della Maresana scendere in città..... Per chi conosce Bergamo l'impresa si può compiere con un mezzo motorizzato che la nostra non possiede.
La conclusione del processo potrà comunque acquietare i benpensanti locali e segnare una nota di merito alle forze della repressione, che si sono abbattute con una ferocia inaudita su Silvia, accontentandosi di questo capro espiatorio per far trionfare l'ordine e la giustizi in Città. Del resto non poteva essere altrimenti un miliardo e mezzo di vecchie lire di danni, qualche giorno senza televisione bisogna pur farli pagare a qualcuno.

La notte precedente il processo, a Valcava 1.200 metri d'altitudine, veniva commesso un altro attentato nei confronti di una delle innumerevoli antenne che deturpano l'ambiente montano della zona, e irradiano un concentrato di onde non certamente benefiche per la salute.
L'attentato di Valcava, riportava la stessa scritta siglata da una A cerchiata, che comparve alla Maresana il 4 luglio scorso: "contro tutte le nocivita".
Questo è quanto!

Ora passiamo a stilare un breve resoconto delle attività svote dal comitato che subito dopo l'arresto di Silvia si era formato a Bergamo, e qualche riflessione.
In oltre 7 mesi il comitato ha svolto una serie di numerose iniziative nonostante le innumerevoli difficoltà riscontrate nell'operato.
Dal giorno dell'interrogatorio di Silvia (tre o quattro giorni dopo l'arresto) abbiamo svolto decine di presidi, fino a fine aprile ogni sabato l'abbiamo trascorso nelle piazze della città, e abbiamo portato la nostra presenza alle numerose iniziative politiche che si svolgevano a Bergamo. Abbiamo fatto: manifestazioni, concerti, biciclettate, e presenze di ogni genere, Bergamo è stata ricoperta da innumerevoli scritte (ad opera di ignoti), che chiedevano la libertà per Silvia, decine di volantini distribuiti in parecchie migliaia di copie sono circolati, oltre ad innumerevoli locandine e manifesti.
Purtroppo non vi è stata l'attenzione dovuta da parte delle realtà della sinistra bergamasca, che dopo un primo apparente interessamento ha abbandonato ogni ritegno disinteressandosi completamente della vicenda. La stessa cosa (ma indubbiamente dovuta ad incomprensioni e ad incapacità nel comunicare reciprocamente), è avvenuta da parte del centro sociale Pacì Paciana, che dopo aver dato la possibilità di svolgere un concerto per finanziare la campagna, aver fatto assieme tre assemblee cittadine su "ecologia e repressiuone" aver contribuito con impegno ad organizzare una manifestazione a novembre, e ad aver organizzato assieme dei presidi fin dopo natale, si è inseguito defilato completamente lasciandoci soli in città a condurre questa campagna che evidentemente non pagava.

Vista la scarcerazione della nostra compagna e visto che dal 31 maggio siamo rimasti senza sede abbiamo deciso di ritenere conclusa l'esperienza del comitato, pertanto il N° di Conto Corrente Postale del CLA non va più utilizzato per l'invio di soldi per Silvia e a noi non resta che stilare un resoconto, seppur approssimativo, dell'attività economica del Comitato.

In cassa sono entrati circa 4.600.000 (senza contare i numerosi contributi che venivano dati di volta in volta per le iniziative da parte dei compagni del Circolo e del CLA e che non venivano registrati).

Dalla cassa sono usciti £ 2.550.000 per l'avvocato Mirco Mazzali come contributo spese e a copertura delle spese di cancelleria e dei bolli giudiziari; £ 1.500.000 per le spese della campagna, manifesti, volantini, ecc.; £ 500.000 consegnati a Silvia.

Per i fondi raccolti ringraziamo in particolar modo Libera di Modena che ci ha consegnato circa £1.350.000; Mariarosa di Genova £ 600.000; Corrado di Bergamo £ 350.000; il Pacì Paciana che permettendoci di fare unm concerto presso il loro centro ci ha fatto raccimolare £ 800.000; oltre ai compagni del Circolo Freccia Nera, del CLA e ad altri che singolarmente hanno messo il resto.

Approfittiamo dell'occasione per comunicare che la posta indirizzata al Circolo Freccia Nera non sia più inviata in via Quarenghi, 33 , ma provissoriamente, in attesa di una nuova sede, all'indirizzo del nostro compagno:
Alberto Gotti,
via Ghiaie n° 45,
24018, Villa D'almè,
BG

circolofreccianera@supereva.it

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BUONA NOTIZIA Nessuno da Torino Monday, Jun. 10, 2002 at 5:32 PM
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